Sabato 11 febbraio torna la Giornata di raccolta del farmaco

Cronaca
Farmacie di tutta Italia coinvolte nel progetto per la donazione di medicinali da banco (Getty Images)
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L'iniziativa, coordinata dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus, permette di donare farmaci acquistabili senza ricetta alle persone bisognose

Oltre 3.600 farmacie coinvolte in più di 100 province italiane, per un progetto reso possibile dal lavoro di un numero di volontari che supera quota 14mila. Sono questi i dati dell'edizione 2017 della “Giornata di raccolta del farmaco” (Grf), l'iniziativa coordinata dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus che si celebra sabato 11 febbraio e offre la possibilità di donare medicinali da banco alle persone bisognose.

 

Come funziona - Il meccanismo della raccolta, che si tiene ogni anno dal 2000 il secondo sabato di febbraio, è molto semplice. Basta entrare in uno degli esercizi aderenti, che espongono la locandina della manifestazione, per trovare i volontari che assisteranno i clienti per incoraggiarli a donare farmaci acquistabili senza ricetta (come antinfluenzali, antinfiammatori e antipiretici) agli enti assistenziali della propria città convenzionati con il Banco Farmaceutico. Questi ultimi provvederanno poi a farli avere ai pazienti che ne hanno bisogno.

 

Numeri importanti - Attraverso questo circuito virtuoso, nei suoi 16 anni di vita la Giornata di raccolta del farmaco ha permesso di realizzare la donazione di oltre 4 milioni di medicinali, per un valore di circa 24 milioni di euro. Nel solo 2016 i farmaci regalati sono stati più di 353mila (pari a circa 2 milioni di euro): i beneficiari, assistiti dai 1.663 enti aderenti, hanno superato le 557mila unità.

 

Una richiesta pressante - La Giornata di raccolta del farmaco risponde a una necessità diventata sempre più impellente con l'evolversi della situazione sociale. Secondo quanto afferma la Fondazione Banco Farmaceutico Onlus, già i pazienti assistiti nel 2016 rappresentavano il 12% dei poveri italiani, per una problematica che ormai non riguarda soltanto le persone in stato di profonda indigenza. Sarebbero infatti oltre 12 milioni gli abitanti del nostro Paese (per un totale di circa 5 milioni di famiglie) che hanno dovuto limitare il numero di visite mediche o gli esami di accertamento per ragioni di economiche. Una fotografia non rassicurante che emerge dall'ultima edizione di "Donare per curare: povertà sanitaria e donazione farmaci”, il rapporto realizzato proprio dal Banco Farmaceutico in collaborazione con l’Osservatorio Donazione Farmaci.

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