Terremoto: dal 24 agosto oltre 47mila scosse, quasi 600 da ieri

Cronaca
Il processo di espansione delle onde sismiche nel terremoto delle 11:14 del 18 gennaio nell'Aquilano (Ingv)

I dati dell'Ingv sui cinque mesi durante i quali il Centro Italia non ha mai smesso di tremare. Una sismologa dell'istituto: positivo che ci siano diversi eventi minori. Un suo collega: potrebbe essere stato il sisma a provocare la valanga che ha travolto l'hotel Rigopiano. LIVEBLOG

Sono state oltre 47mila le scosse registrate nell'Italia centrale dall'inizio della sequenza del 24 agosto. Lo dicono i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Circa 550, invece, quelle avvenute a partire da ieri mattina.

Cinque mesi di scosse - Delle scosse registrate in poco più di cinque mesi, 960 hanno avuto una magnitudo compresa tra 3 e 4; 57 una magnitudo compresa tra 4 e 5; 9 una magnitudo maggiore o uguale a 5. Da ieri, si legge nella nota dell'Ingv, la sequenza è molto attiva tra le province de L'Aquila (Montereale, Pizzoli, Capitignano, Campotosto, Cagnano Amiterno) e Rieti (Amatrice) e in questa zona si sono registrati circa 500 eventi sismici: circa 55 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4; 7 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5; 4 quelli di magnitudo maggiore o uguale a 5.

Positivo che ci siano più scosse minori - Secondo Lucia Margheriti, sismologa dell’Ingv, è “positivo che ieri i terremoti siano stati quattro e non uno, soltanto perché in questo modo l'energia è stata rilasciata in modo più graduale”. “Tutti i terremoti di magnitudo 5 – ha aggiunto – sono avvenuti nella parte più profonda della faglia interessata dalla sequenza sismica iniziata il 24 agosto e da quella del 2009 (responsabile del terremoto de L'Aquila, ndr). Se quei terremoti si fossero sommati in uno soltanto, questo avrebbe rilasciato una grande quantità di energia”.

Valanga dopo sisma - Proprio le scosse di ieri potrebbero essere state la causa della valanga che ha travolto l'hotel Rigopiano nel comune di Farindola (Pescara), alle pendici del Gran Sasso. A dirlo è Antonio Piersanti, altro sismologo dell'Ingv. “Ancora non sappiamo bene cosa è successo – ha spiegato –, ma alcune testimonianze indicano che la struttura dell'hotel potrebbe essersi spostata di alcuni metri e questo potrebbe indicare che insieme al movimento nevoso ci sia stato anche un movimento del terreno”.

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