Roma, bimbo cade nel vano dell'ascensore della metro e muore

Cronaca

L'incidente alla stazione della metropolitana A Furio Camillo. Secondo le prime ricostruzioni il piccolo di 4 anni, che era con la madre, sarebbe precipitato durante le operazioni di trasbordo da un elevatore bloccato a un altro. Aperta un'inchiesta

Tragedia alla stazione della metro A di Roma Furio Camillo, dove un bimbo di 4 anni è morto dopo esser precipitato nel vano ascensore. Inutili i soccorsi degli operatori del 118 (FOTO). Quando è stato estratto dai vigili del fuoco dalla tromba dell'elevatore il piccolo era ormai deceduto.
Da una prima ricostruzione, il bambino sarebbe rimasto bloccato con la madre nell'ascensore. Per farli uscire, i soccorritori avrebbero fatto affiancare un secondo ascensore che ha una porta comunicante e proprio durante le operazioni di trasbordo dall'uno all'altro il bambino sarebbe precipitato per oltre quindici metri. Tra i due ascensori ci sarebbe infatti uno spazio al centro. Sulla vicenda sono in corso indagini dei carabinieri e la Procura ha aperto un'inchiesta.
Il sindaco di Roma ha parlato di una tragedia che riguarda tutta la comunità (VIDEO) e ha annunciato che il giorno del funerale sarà lutto cittadino.



L'assessore ai Trasporti: "Procedura non codificata. Errore umano"
- "Sicuramente c'è stato un errore dell'agente della stazione che ha posto in essere una procedura che non doveva, forse perché c'erano condizioni di difficoltà e alla fine c'è stata la tragedia" ha detto l'assessore ai Trasporti di Roma Capitale Guido Improta che ha parlato di un eccesso di generosità dell'agente. E ha aggiunto: "L'ascensore era bloccato e si è tentato un trasbordo delle persone: l'ascensore bloccato è stato affiancato da un altro elevatore, si è cercato di fare un trasbordo delle persone attraverso una botola. Una procedura non codificata".



La Procura procede per omicidio colposo contro ignoti - La procura di Roma procede per omicidio colposo. Al momento il procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani, è contro ignoti. Gli inquirenti hanno posto sotto sequestro l'impianto dell'ascensore e delegato i carabinieri per una serie di accertamenti. "Ci sono delle telecamere e il materiale è stato messo a disposizione della magistratura", fa sapere l'Atac.
La stessa azienda dei trasporti di Roma ha reso noto di aver "nominato una commissione Atac di tre persone, che si aggiunge alle indagini in corso delle autorità competenti" (VIDEO).

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