Strage migranti, 850 a bordo. Pm: collisione con mercantile

Cronaca
I presunti scafisti, a bordo della nave Gregoretti

I sopravvissuti al naufragio: "Aggrappati ai morti per salvarci". Fermati 2 presunti scafisti. Un testimone: il comandante era ubriaco e fumava hashish. Renzi: "Per la prima volta Europa attenta e solidale". Alfano: "Affondare barconi prima che partano"

Potrebbe essere stata una collisione la causa del ribaltamento del barcone al largo della Libia che nella notte tra venerdì e sabato avrebbe provocato oltre 800 vittime. (SPECIALE MIGRANTI - INFOGRAFICA - VIDEO). E' quanto emerge dal racconto di alcuni sopravvissuti secondo i quali lo scafista, alla vista del mercantile portoghese che voleva prestare soccorso, per confondersi con le centinaia di migranti, avrebbe smesso di governare il peschereccio che a quel punto si sarebbe schiantato contro il cargo.

"Il comandante era ubriaco e fumava hashsish" - Ed emergono nuovi inquietanti dettagli sul drammatico incidente: "Il comandante beveva vino, era ubriaco e fumava hashish mentre era al timone, poco prima che il barcone si scontrasse con la nave porta container portoghese", racconta uno dei minori sopravvissuti. "Quando il nostro barcone si è scontrato contro la nave - prosegue il ragazzo - tutti siamo corsi verso la prua, e così il barcone si è prima inclinato e poi inabissato. Mentre andavamo giù con l'acqua che ci travolgeva, sentivamo le grida dei nostri fratelli chiusi a chiave nella stiva...".

Sopravvissuti: "Aggrappati ai morti per non affogare" - Due dei 28 sopravvissuti hanno raccontato poi di essere stati costretti ad aggrapparsi ai cadaveri che galleggiavano per non andare a fondo. Secondo quanto si apprende dai soccorritori che li hanno recuperati, i due annaspavano in mezzo ai cadaveri, urlando con le ultime forze per attirare i gommoni che perlustravano la zona.

Arrestati due scafisti - Intanto, sono stati fermati i due presunti scafisti, giunti nel porto di Catania a bordo della nave Gregoretti insieme agli altri superstiti della tragedia. Si tratta del comandante del motopesca e del suo aiutante, rispettivamente un tunisino e un siriano. Le contestazioni sono di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina per entrambi, per il comandante anche di naufragio colposo e di omicidio plurimo colposo. La Procura di Catania ribadisce che "non è ancora possibile accertare con precisione il numero dei morti"; le indicazioni provenienti dai superstiti "sono approssimative e indicano comunque alcune centinaia di morti (tra i 400 e i 950)". La Guardia costiera ha acquisito informazioni da alcuni superstiti a bordo della "Gregoretti" e dal report del mercantile portoghese che ha stimato approssimativamente il numero dei migranti in 850 unità. L'esiguo numero di superstiti potrebbe dipendere anche dal fatto che molti migranti, tra cui le donne e i bambini, erano stati chiusi nelle stive.

Ue contro scafisti: si pensa a missione militare - Per far fronte all'emergenza migranti nel Mediterraneo, l'Unicef ha auspicato "un'azione rapida, collettiva e coraggiosa" che metta al centro "il superiore interesse" a salvare vite umane e a tutelare i bambini. Giovedì, intanto si terrà a Bruxelles un vertice straordinario per discutere del piano di 10 punti, che prevede anche l'affondamento dei barconi prima della partenza. L'obiettivo - afferma il ministro dell'Interno Angelino Alfano -  è "affondare i barconi degli scafisti, impedire che partano. Noi da soli non possiamo farlo ed è in corso un negoziato con Onu e Ue per avere, in un quadro di legalita' internazionale l'autorizzazione a questo intervento". L'Ue non esclude una missione militare contro gli scafisti.

Renzi: "Per la prima volta Europa solidale" - "Per la prima volta l'intera Europa si è mostrata attenta e solidale, con alcuni impegni concreti che proveremo a puntualizzare nelle ore che ci separano dal Consiglio Europeo di giovedì" scrive su Facebook il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Parole che seguono il nuovo appello del capo dello Stato Mattarella, secondo cui è "dovere nostro, dell'Europa, dell'intera comunità internazionale, fare di più per poter impedire queste stragi". (VIDEO)


Soccorsi altri barconi - Ma nonostante tutto, gli sbarchi non si fermano. Nella mattinata di martedì, un peschereccio con a bordo 446 immigrati, in difficoltà perché imbarcava acqua, è stato soccorso al largo della Calabria grazie ad un intervento coordinato dal Centro nazionale della Guardia Costiera di Roma.
Altri 112 migranti  sono stati soccorsi intorno alle 19 a circa 50 miglia a nord est di Tripoli, in acque libiche.  Soccorsi dalla nave Fiorillo della Guardia costiera, i migranti dovrebbero arrivare in Italia mercoledì mattina.

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