Venti anni a Varani, sfregiò con l'acido Lucia Annibali

Cronaca

Il 37enne pesarese è stato condannato con rito abbreviato. Pena di 14 anni per le due persone che hanno materialmente aggredito la donna. "Non nutro rancore, penso alla vita" ha detto la vittima. VIDEO

Finisce con un lungo applauso per lei e con un "vergogna!" all'indirizzo degli avvocati della difesa, il processo per l'agguato a Lucia Annibali, sfigurata con l'acido il 16 aprile 2013. Dal gup di Pesaro arriva una pesante condanna per l'ex della donna e presunto mandante dell'aggressione, il 37enne Luca Varani,: 20 anni, tanti quanti ne aveva chiesti il pm Monica Garulli, il massimo della pena considerato lo sconto previsto dal rito abbreviato, e 14 ciascuno agli esecutori materiali, i cittadini albanesi Rubin Talaban e Altistin Precetaj, 4 in meno rispetto a quelli chiesti dal pm.
"E' un premio per chi ha lavorato a questo caso - commenta Lucia - ed è giusto che chi ha commesso questo scempio sia stato punito con la pena che il giudice ha ritenuto adeguata. Ma non ho rabbia. Non nutro nessun rancore. Ora penso alla vita" (la conferenza stampa integrale).

La sentenza, emessa dal giudice Maurizio Di Palma dopo solo un'ora di camera di consiglio, ha lasciato invece l'amaro in bocca ai difensori di Varani, gli avvocati Francesco Maisano e Roberto Brunetti: "Il diritto di difesa nel nostro paese è l'incitazione a vergognarsi, questo è il nostro stato di diritto. Questo processo non si doveva tenere in primo grado a Pesaro. La tensione ha pesato molto". Le reazioni del loro assistito? "Se lo aspettava", rispondono laconici.

Lucia: non ho rancore -  Lucia Annibali, avvocato pesarese di 36 anni, ringrazia invece la Procura e tutti quelli che si sono dedicati al suo caso. Anche se, ammette, "non c'è niente che possa ripagarmi, ma l'importante ora è che viva bene io" (video). Quale sentimento prova verso il suo ex? "Non ho coltivato la rabbia - è stata la sua risposta - Dentro di me ho sentimenti positivi. Sono le ustioni che mi hanno insegnato a essere positiva. E ringrazio i medici di Parma che mi hanno spinto a riprendere una vita normale". E aggiunge: "Questa forza è dentro di me. Nasce dalla voglia di riprendere la mia vita e di non dare soddisfazione a nessuno" (video).
Lucia Annibali, che è stata insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica dal presidente Giorgio Napolitano, rivolge poi un pensiero alle donne vittime di violenza. "Dico loro di non perdere la speranza, perché si può tornare alla vita. Un ustionato trova comunque dentro di sé grandi risorse, perché deve sopportare un grande dolore. Per tanto tempo". Quando i giornalisti le chiedono quale sia stato il momento più bello vissuto dopo l'aggressione, risponde: "Quando mi sono svegliata in ospedale e ho capito di essere ancora viva".

I danni saranno liquidati in sede civile, ma intanto il giudice ha fissato una provvisionale di 800mila euro per Lucia e di 75mila a testa a madre, padre e fratello.

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