Milano, cortometraggi contro bullismo e violenza sulle donne

Cronaca
Un frame del cortometraggio contro la violenza sulle donne che ha vinto il concorso
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Diciassette filmati, interamente realizzati da ragazzi tra i 13 e i 20 anni, per dire basta ad ogni forma di abuso. Un concorso, patrocinato del Comune, per “dare voce a chi non ha voce”. Ecco i video dei premiati

“Una città dove nessuno è solo. Dove nessuno ha paura. Dove nessuno deve scappare. Dove i lividi non si nascondono. Una città che non ha paura di difendere e di denunciare. E dove tutti possiamo camminare a testa alta”. E’ il messaggio contenuto nel cortometraggio che si è classificato primo tra tutti quelli realizzati dai ragazzi delle scuole milanesi contro la violenza sulle donne e il cyberbullismo. 17 filmati in cui gli adolescenti tra i 13 e i 20 anni, appartenenti agli istituti scolastici di quattro zone della città di Milano o ad alcuni centri giovani che hanno aderito al progetto coordinato dall’associazione Diamo voce a chi non ha voce con il patrocinio del Comune di Milano e il sostegno della Scuola di Cinema e di Televisione di Fondazione Milano, sono protagonisti dall’inizio alla fine: dall’ideazione del soggetto, alla recitazione, fino alle riprese. E raccontano come vedono, temono e vorrebbero combattere il bullismo, che passa sempre più attraverso internet, e la violenza sulle donne. I corti sono stati sottoposti all’esame di una giuria, composta da psicologi, insegnati, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni.

Il corto primo classificato è stato realizzato dal Liceo scientifico statale Marconi contro la violenza sulle donne.



Al secondo posto il corto dell’Istituto Superiore Marelli Dudovich contro la violenza verbale dal titolo “Verba non volant”.



Terzo premiato il filmato firmato dai ragazzi del CAG ( Centro di Aggregazione giovanile Amico Charlie) che mostra una giovane perseguitata dal suo stalker.



Menzione speciale al cortometraggio realizzato dalla Terza Media dell'Istituto comprensivo Tommaso Grossi.



“Con questo progetto – ha spiegato la presidente dell’associazione Diamo voce a chi non ha voce Liliana Oliveri - abbiamo voluto stimolare nei giovani la riflessione su questi due temi così attuali e raccogliere loro idee e sguardi, sia come strumento di prevenzione sia come osservatorio di come la violenza si manifesta nella loro generazione”. L’assessore del Comune di Milano alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino ha sottolineato come “si debba porre molta più attenzione sulla necessità di far crescere il rifiuto alla violenza mettendo al centro il rispetto della persona. In questo quadro, e in quello più generale di consolidare la cultura e la pratica della non violenza penso si debba ricercare un dialogo con le ragazze e i ragazzi. Senza inutili paternalismi, evitando ogni allarmismo, ma consapevoli che nella nuova generazione possa risiedere una straordinaria risorsa, in termini di consapevolezza e comportamenti, per modificare radicalmente quanto avviene oggi.”
In palio per le prime tre scuole/cortometraggi classificati la partecipazione per un ragazzo o una ragazza scelti tra le classi vincitrici ai corsi della “summer school”di Fondazione Milano Cine e Televisione.

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