Caserta, sparatoria in gioielleria: ucciso un carabiniere

Cronaca

Tiziano Della Ratta, 35 anni, era intervenuto insieme a un collega per sventare una rapina all’interno di un negozio. I malviventi hanno aperto il fuoco colpendolo a morte e ferendo il maresciallo che era con lui. Presi due banditi, altri due in fuga

I banditi, quando hanno capito di avere di fronte due Carabinieri, non hanno esitato ad aprire il fuoco. I militari hanno risposto ma i rapinatori hanno continuato a sparare con i loro fucili colpendo a morte l'appuntato Tiziano Della Ratta, 35 anni, e ferendo un suo collega, il maresciallo Domenico Trombetta. La tragedia si è consumata nel pomeriggio del 27 aprile in una gioielleria di via Ponte Carolino di Maddaloni, in provincia di Caserta. Nel negozio, intorno alle 17, hanno fatto irruzione quattro banditi - tra cui una donna - giunti a bordo di una Fiat "Uno". Armi in pugno hanno intimato al titolare di consegnare tutti i gioielli: nei loro piani doveva essere un colpo facile. Ma è scattato l'allarme e in una manciata di minuti sul posto è giunta una pattuglia del Nucleo operativo della Compagnia di Maddaloni.

Della Ratta e il suo collega, due militari di esperienza, che erano in borghese sono entrati all'interno del negozio e hanno intimato ai banditi di fermarsi. I rapinatori hanno aperto il fuoco. I militari hanno risposto ferendo e bloccando due banditi: un uomo ed una donna. Altri due, invece, sono riusciti a dileguarsi a bordo della loro Fiat "Uno". Anche un cliente è rimasto ferito di striscio ad una gamba ma fortunatamente in maniera lieve. In pochi secondi è partita la caccia all'uomo. Posti di blocco lungo le principali strade che collegano la provincia di Caserta con il Sannio. Decine di pattuglie e dal cielo due elicotteri, uno dell'Arma, uno della Polizia. Per Della Ratta non c'è stato purtroppo nulla da fare. Il maresciallo Trombetta è stato portato all'ospedale di Caserta: le sue condizioni non destano preoccupazione. Nello stesso nosocomio sono ricoverati anche i due rapinatori - sono due italiani - che sono stati ascoltati a lungo dagli investigatori.

Della Ratta era di Sant'Agata dei Goti, in provincia di Benevento. Nei primi anni di servizio aveva svolto il suo lavoro a Roma. Poi il trasferimento nel Casertano, per essere più vicino alla famiglia, e l'assegnazione al nucleo operativo della Compagnia di Maddaloni dove si faceva stimare dai suoi colleghi. Visibile la commozione dei commilitoni quando sul posto è giunto il carro funebre per portar via il corpo. Lascia la moglie ed un figlio di un anno.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha appreso la notizia "con profonda tristezza" e, in un messaggio di cordoglio al Comandante generale dell'Arma, Leonardo Gallitelli, ha espresso "sentimenti di solidarietà, di vicinanza e di apprezzamento per il costante prezioso impegno a tutela della sicurezza dei cittadini", insieme al cordoglio e alla vicinanza ai familiari dell'appuntato. Sempre a Gallitelli hanno espresso il loro cordoglio i ministri del governo Monti Annamaria Cancellieri (Interni) e Giampaolo Di Paola (Difesa). Il sindaco di Sant'Agata, Carmine Valentino, ha annunciato una giornata di lutto cittadino in occasione dei funerali e il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, ha sottolineato come "un giovane campano abbia pagato un prezzo altissimo mentre compiva il proprio dovere con i colleghi, attorno ai quali - ha detto - ci stringiamo. E' un momento di grande dolore. Episodi così, sono certo, avranno una risposta forte e tempestiva dello Stato".

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