Mediaset, il pg: confermare condanna a 4 anni per Berlusconi

Cronaca
Berlusconi (Fotogramma)

La richiesta al processo d’appello. In aula il Cavaliere si è detto “totalmente estraneo” e “sbigottito” dalla sentenza di primo grado. E, dopo l’inchiesta a Napoli per corruzione, annuncia: “Il 23 marzo in piazza contro pm”. L'Anm: "Inaccettabile"

"Io sono totalmente estraneo alla situazione che mi viene contestata e nel periodo 2002/2003 ero presidente del Consiglio e non mi sono mai occupato di diritti televisivi". Lo ha detto Silvio Berlusconi nelle dichiarazioni spontanee rilasciate venerdì 1 marzo in tribunale a Milano nell'appello del processo Mediaset. L'ex premier ha spiegato di essere "trasecolato" dopo la condanna in primo grado a 4 anni. Ma nella stessa giornata è arrivata anche la richiesta del procuratore generale, Laura Bertolè Viale: per il pg la condanna a 4 anni deve essere confermata anche in appello.
Silvio Berlusconi è arrivato nella mattinata di venerdì in tribunale a Milano per rendere dichiarazioni spontanee. L'ex premier, accompagnato da Maria Rosaria Rossi, è entrato nell'aula della seconda sezione della Corte d'appello milanese. E quando ha incrociato i cronisti all'esterno dell'aula ha commentato duramente anche l'attività della Procura di Napoli che giovedì 28 febbraio lo ha iscritto nel registro degli indagati per corruzione e finanziamento illecito ai partiti: "De Gregorio è stato costretto a mentire, il 23 marzo scenderemo in piazza per manifestare contro certe toghe".
Per l’Anm, l’associazione nazionale magistrati, "nessuno contesta il diritto di manifestare, e di manifestare anche in materia di giustizia. Ma se si sollecita una manifestazione contro la magistratura o volta a condizionarne l'azione, è inaccettabile".

Il pg chiede conferma condanna per Berlusconi - Il procuratore generale, Laura Bertolè Viale, ha chiesto intanto la conferma della condanna a 4 anni di reclusione per Silvio Berlusconi nel processo in appello sul caso Mediaset.
Il pg, nel chiedere la conferma della condanna inflitta in primo grado non solo per Silvio Berlusconi ma anche per quello che ha definito il suo "agente" e cioè il produttore statunitense Frank Agrama e i manager Daniele Lorenzano e Gabriela Galetto, ha affermato: "Concordo pienamente con quanto scritto in sentenza e non c'è nulla da aggiungere". Lorenzano e Galetto lo scorso ottobre erano stati condannati dal Tribunale rispettivamente a tre anni e otto mesi e a un anno e due mesi di reclusione, mentre Frank Agrama a tre anni di carcere.
Il pg Laura Bertolè Viale ha inoltre chiesto la condanna a 3 anni e 4 mesi per Fedele Confalonieri. Assolto in primo grado, ora l'accusa torna dunque a chiedere la sua condanna.

"Mediaset, sono qui per spiegare la mia posizione" - “Sono qui questa mattina perché ho ritenuto di essere presente, nonostante gli impegni – ha detto Berlusconi prendendo la parola in aula nel processo Mediaset (VIDEO) – perché volevo esporre direttamente e personalmente la mia posizione rispetto al processo. Quando ho appreso della condanna sono trasecola, sono rimasto sbigottito perché questo processo tratta situazione da cui sono assolutamente estraneo e lontano. Mai ebbi modo di interessarmi della trattazione e dell’acquisto dei diritti televisivi. Mai ho partecipato a una trattativa”.

"De Gregorio? Costretto a parlare dai pm" - "I pm hanno detto a De Gregorio: o ci dici qualcosa su Berlusconi o ti mettiamo in galera. Siccome lui aveva paura della galera, ha parlato", ha spiegato il Cavaliere (VIDEO) a proposito dell'inchiesta della procura di Napoli che lo vede indagato per corruzione. Berlusconi parlando con i cronisti in tribunale a Milano ha annunciato quindi una manifestazione "in piazza" il 23 marzo "contro l'attività di parte della magistratura" (VIDEO). C'è "una parte della magistratura che utilizza la giustizia per combattere ed eliminare gli avversari politici che non si riescono ad eliminare con il sistema democratico delle elezioni".
L'ex premier è tornato quindi a definire la magistratura "un cancro, una patologia del nostro sistema" e non ha risparmiato attacchi anche alla Procura di Milano, dove è imputato nel processo d'appello sui diritti tv, nel processo di Bnl-Unipol e per il caso Ruby. Se i calendari stabiliti verranno rispettati a Berlusconi a  marzo potrebbero essere inflitte 3 sentenze.

“De Gregorio ha barattato la sua libertà” - De Gregorio "ha evidentemente barattato la sua libertà personale con dichiarazioni gradite ai pm contraddicendo totalmente ciò che aveva già dichiarato in Parlamento negli atti giudiziari e in pubbliche dichiarazioni", ha aggiunto Berlusconi. "Con De Gregorio Forza Italia aveva fatto un accordo versando in modo chiaro e solare al suo partito un milione di euro perché curasse la politica del centrodestra all'estero, aprendo sedi e portando avanti l'attività di rappresentanza".
"Mai avuto disponibilità di una cassetta di sicurezza", ha detto ancora Berlusconi a proposito della richiesta avanzata dalla Procura di Napoli alla Camera dei deputati per accedere alla cassetta di sicurezza intestata a suo nome, presso il Monte dei Paschi di Siena.

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