Roma, assalto a portavalori: morto un rapinatore

Cronaca

Tre uomini, secondo alcuni testimoni travestiti da postini, avrebbero aperto il fuoco contro il mezzo in pieno centro. Un ex brigatista è rimasto ucciso. Uno dei banditi era in permesso premio. Altra sparatoria con due feriti in periferia

Un rapinatore morto (l'ex brigatista rosso Giorgio Frau, 56 anni) e un vigilante ferito. E' il bilancio di un assalto ad un portavalori in pieno centro a Roma, nella zona della basilica di Santa Maria Maggiore (FOTO). Secondo una prima ricostruzione, alcuni banditi avrebbero tentato l'assalto e sarebbe nata una sparatoria con le guardie giurate. Secondo alcuni testimoni i rapinatori, arrivati in scooter, erano travestiti da postini e sarebbero poi fuggiti a piedi per essere poi arrestati poco dopo dai carabinieri del nucleo radiomobile della Capitale nei pressi di Porta Maggiore, dove era stato allestito un posto di blocco. Sul fatto, accaduto in via Carlo Alberto, all'Esquilino, vicino alla Stazione Termini (LA MAPPA) indagano i carabinieri.

Il vigilante ferito -  E' un 47enne originario di Caserta il vigilante dipendente della società Fidelitas, che ha reagito ai rapinatori che volevano assaltare il furgone portavalori che doveva effettuare una consegna alla Banca Popolare di Sondrio di via Carlo Alberto nel quartiere Esquilino di Roma. Si tratta di una guardia giurata definita dai colleghi "molto esperta" e che ora si trova ricoverata all'ospedale San Giovanni in codice rosso con ferite a una gamba e a un braccio. Le sue condizioni sono serie ma non rischia la vita.

Il rapinatore morto è un ex brigatista - Si chiamava invece Giorgio Frau, 56 anni, il rapinatore morto ed era un ex brigatista. Era stato condannato il 21 luglio del 2004 dal tribunale di Roma a 4 anni e 8 mesi di reclusione per detenzione abusiva di armi. Ex militante dell'Unione dei Comunisti Combattenti e in precedenza, fino all'84, ritenuto un appartenente alle Brigate Rosse, Frau era finito nel mirino della procura di Roma che, indagando sull'omicidio del giuslavorista Massimo D'Antona, assassinato nel maggio del '99, aveva trovato nel giugno del 2003 armi e munizioni in una cantina di via Pistoia di cui il terrorista aveva la disponibilità. L'arsenale era stato scoperto quando Frau fu arrestato a Perugia assieme ad altri complici che si stavano preparando a rapinare l'ufficio postale di Madonna Alta. 

Uno degli arrestati era in permesso premio -
Uno dei due rapinatori arrestati era in permesso premio e stava scontando una pena di 20 anni. Claudio Corradetti, 41 anni, era detenuto nel carcere di Sulmona. In passato era stato legato ad ambienti dell'estrema destra. L'altro arrestato è Massimo Nicoletti, 34 anni, anche lui con precedenti.  I due rapinatori avevano pistole a tamburo. I Carabinieri hanno sequestrato le pistole in mano ai due banditi in fuga e dai primi accertamenti compiuti dagli investigatori di via Inselci, è emerso che le armi hanno esploso alcuni colpi. I due banditi erano giunti nei pressi della banca di via Carlo Alberto con due ciclomotori e al termine della sparatoria sono poi fuggiti a piedi.

Due feriti in un'altra sparatoria in strada - E un'altra sparatoria si è verificata sempre in strada nel pomeriggio del 1 marzo a Roma. Due persone sono rimaste ferite, tra cui una gambizzata, in un conflitto a fuoco in via Cocconi (LA MAPPA), in periferia, tra via Prenestina e via Palmiro Togliatti.

Rafforzati i controlli nella Capitale - Il Questore di Roma Fulvio della Rocca ha disposto la massima intensificazione dei servizi di controllo del territorio, e ha richiesto e ottenuto dal ministero dell'Interno l'impiego ulteriore di un numero consistente di equipaggi  specializzati lavoreranno nell'arco delle 24 ore nelle zone ritenute a più alto rischio. Allo stesso questore, con una telefonata, il sindaco Gianni Alemanno ha espresso la propria preoccupazione rispetto al rischio di una recrudescenza di episodi criminali.

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