Aereo fuori pista a Fiumicino, Antitrust indaga su Alitalia

Cronaca
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L'authority ha avviato un procedimento per verificare se la compagnia, nell'informare i passeggeri sul volo coinvolto nell'incidente, abbia rispettato il Codice del Consumo. Sotto la lente del Garante anche la vendita di biglietti per più tratte

L'Antitrust ha avviato un procedimento per verificare se Alitalia, nelle informazioni fornite ai passeggeri sul volo Carpatair atterrato fuori pista a Fiumicino sabato scorso e su tutti i voli operati in base ad accordi di partnership e di code sharing, rispetti le norme del Codice del Consumo in materia di pratiche commerciali scorrette. La compagnia, in un comunicato in cui si ribatte punto su punto i rilievi sollevati, "tiene a precisare che applica esattamente le stesse regole applicate dagli altri operatori del settore".

Il Garante spiega che il procedimento è stato avviato sulla base di alcune segnalazioni, tra cui quella della Codacons e da accertamenti d'ufficio eseguiti dai funzionari dell'Autorità. Il vettore portava le insegne di Alitalia al momento dell'incidente.

L'Antitrust riferisce che l'informazione relativa alla diversa compagnia che effettivamente opera il volo veniva fornita, nel processo di prenotazione online, alla terza schermata (dopo aver selezionato la destinazione - prima schermata - e l'offerta tariffaria - seconda schermata -) attraverso la dicitura, apposta con caratteri estremamente ridotti, 'Volo operato da Carpatair'. Analoga situazione emerge per voli effettuati in partnership e code sharing con altre compagnie.

"In sostanza il procedimento dovrà verificare se, in questi casi, Alitalia fornisce ai consumatori adeguate informazioni sull'identità del vettore e sulle specifiche caratteristiche del servizio offerto", spiega la nota. L'Antitrust, alla luce di numerose segnalazioni ricevute dai consumatori, valuterà anche i comportamenti di Alitalia nella promozione e commercializzazione del prodotto denominato "Carnet Italia" (sei o dodici voli diretti di sola andata, al prezzo rispettivamente di 109 o 99 euro) e nella vendita di biglietti aerei relativi a più tratte.

Nel primo caso emergerebbe un'insufficiente indicazione della presenza di consistenti limitazioni all'offerta, in particolare in relazione alla possibilità di reperire voli su tutte le rotte nazionali Alitalia utilizzando i biglietti del Carnet. Nel secondo caso, a fronte di biglietti andata e ritorno o con scali intermedi, Alitalia imporrebbe l'obbligo di utilizzo sequenziale dei tagliandi di volo, pena il diniego dell'imbarco per la tratta di ritorno o per quella successiva, senza informare adeguatamente al momento dell'acquisto delle limitazioni previste o prevedere una procedura che consenta di effettuare comunque il volo di ritorno.

Alitalia, nella nota di risposta, "ribadisce il pieno e totale rispetto della normativa internazionale e della regolamentazione europea nei casi di vendita di biglietti per voli operati da altri vettori aerei in regime di wet lease o di codesharing". Secondo Alitalia, "nel processo di prenotazione online, l'informazione relativa alla compagnia, diversa da Alitalia, nei casi di voli in wet lease e code sharing, viene fornita alla seconda schermata, che è la prima dopo la home page e poi ribadito in quella successiva, dunque sia nella schermata in cui si sceglie il prezzo che in quella con i dettagli del volo".

"Alitalia ritiene utile precisare che la dicitura 'Volo operato da Carpatair', che l'Antitrust definisce 'apposta con caratteri estremamente ridotti', è in realtà di dimensione del tutto identica al resto del testo presente nella pagina di prenotazione. L'utilizzo sequenziale dei tagliandi di volo, Alitalia si limita in questa sede a rappresentare che si tratta di una regola Iata", prosegue la nota.

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