Apre a Milano il Memoriale della Shoah, per non dimenticare

Cronaca

Il progetto sorge al Binario 21, il luogo da cui partivano i treni per i campi di concentramento. L'inaugurazione in occasione del giorno della Memoria. Liliana Segre, sopravvisuta ad Auschwitz: così si restituisce la voce a chi non è più tornato a casa

Milano riparte dal Binario 21 per non dimenticare lo sterminio degli ebrei. Il Memoriale, inaugurato domenica 27 gennaio, sorge dove tra il 1943 e il 1945 centinaia di ebrei, rastrellati in città e nella regione, furono caricati su vagoni merci agganciati ai convogli diretti a Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen e ai campi italiani di raccolta, come Fossoli e Bolzano. Dagli stessi binari partirono anche numerosi deportati politici, destinati al campo di concentramento di Mauthausen o ai campi italiani. A tre anni di distanza dalla cerimonia di posa della prima pietra, che ha dato il via ai lavori, i lavori di costruzione sono proseguiti, fino ad arrivare, oggi, all'apertura del principale nucleo del progetto.

A concludere la cerimonia è stata Liliana Segre, che dal Binario 21, all'età di tredici anni, partì il 30 gennaio 1944 con suo padre, morto ad Auschwitz. Liliana Segre è una dei pochissimi superstiti: dei 605 ebrei deportati quella mattina tornarono a casa soltanto in ventidue. "La memoria del giorno in cui fui deportata con mio padre e con tante altre persone innocenti rievoca in me lo stupore enorme di una ragazzina che, partita tante volte da questa stessa stazione per le vacanze, in quell'occasione veniva invece spinta con violenza per essere caricata sui vagoni che ci avrebbero portati ad Auschwitz".

La violenza, ha raccontato "fu terribile, ma l'indifferenza è stata ed è, tuttora, ancora peggiore. Vorrei che di questa tragedia si ricordassero non solo i sopravvissuti, ma soprattutto chi, deportato insieme a me, non è più tornato ed è morto senza tomba, per la sola colpa di essere nato ebreo. La nascita del Memoriale, oggi, restituisce, almeno in parte, la voce a chi non è più tornato a casa".

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