Costa Concordia, il Giglio ricorda a un anno dal naufragio

Cronaca

Il 13 gennaio 2012 la tragedia che costò la vita a 32 persone. I sopravvissuti: "Sono esperienze che ti segnano per tutta la vita". Il capitano De Falco a SkyTG24: "Rispetto per le vittime". Alle 21.45 il minuto di silenzio seguito dal suono delle campane

Immobile in mezzo al mare, stretta tra una città galleggiante e la gru che dovrà sollevarla, la Concordia guarda il Giglio prepararsi al ricordo della notte maledetta. E un anno dopo è sempre lei la protagonista di una tragedia provocata da uno scellerato inchino. L' isola ha aspettato l'anniversario del naufragio come se fosse una liberazione e allo stesso tempo un pugno allo stomaco.

I sopravvissuti: "Ricordiamo ogni istante" - "Siamo preoccupati, è chiaro - dice il sindaco Sergio Ortelli - bisogna fare bene e in fretta perché un'altra stagione come quella appena trascorsa metterebbe a dura prova l'intera isola".
C'è chi, come i francesi Albert e Violette, raccontano che la Costa ha fatto di tutto per convincerli a non venire al Giglio, chiedendo che fosse data la priorità ai familiari delle vittime. E c'è chi preferisce ripercorrere gli attimi del naufragio. "Ricordo tutto; ricordo ogni istante; ricordo perfettamente il pavimento che da un momento all'altro è diventato un muro: sono esperienze che ti segnano per tutta la vita. Credo siano situazioni che nessuno dimenticherà mai", racconta il fiorentino Marco Baccani.

Le commemorazioni - Le celebrazioni dell'anniversario sono state aperte da un gesto significativo: lo scoglio ficcato nel fianco della nave che tutto il mondo ha visto in tv, è stato riportato a casa ( LE FOTO ).Una gru, poco prima delle 10, ha calto proprio su Le Scole, il gruppo di rocce su cui è andata a schiantarsi la Concordia.



Poi la messa, l'inaugurazione sul molo di una targa in ricordo delle vittime, il concerto. Alle 21.45 e sette secondi esatti, invece, il suono delle campane e delle sirene dei traghetti per ricordare il momento dello schianto, con una processione dalla chiesa al molo dove un gruppo di francesi ha gettato in mare 32 fiammelle. Ad assistere alla cerimonia anche il comandante De Falco, l'uomo del "vada a bordo" urlato al telefono a Schettino , che a SkyTG24 chiede rispetto per le vittime:


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