Fondi Pdl, Fiorito: "Ne approfittavano tutti"

Cronaca

L'ex capogruppo alla regione Lazio, indagato per peculato in relazione alla sua gestione dei soldi del partito, si difende: "Vedremo chi ha rubato". Intanto il governatore Polverini chiede di convocare il consiglio d'urgenza

Franco Fiorito, ex capogruppo del Pdl al Consiglio regionale del Lazio, prova a difendersi dall'accusa che ha portato la Procura ad aprire su di lui un'indagine per peculato in relazione alla sua gestione dei fondi del partito. E il politico, che nel mentre si è autosospeso dalle sue cariche nel Pdl, racconta la sua verità al Messaggero e al Fatto Quotidiano. "Adesso il partito sa tutto, ho consegnato un dossier con tutti i documenti. Vedremo chi ha rubato". I bonifici a suo nome "sono i soldi che la Regione mi pagava per le mie tre indennità, da consigliere, da presidente della commissione Bilancio e da capogruppo - spiega Fiorito. "Ho rendicontato tutto". Soprattutto i rimborsi pagati ad altri colleghi di partito per cene, feste, buoni benzina.

Fiorito mostra documenti e cita il nome di Arianna Meloni, sorella dell'ex ministro: "Lavora nel gruppo Pdl della Regione Lazio, ma in ufficio non la vediamo da 5 mesi. E' sempre in servizio esterno, però lo stipendio di 2.300 euro lo prende, eccome se lo prende. Suo marito è l'assessore ai Trasporti Francesco Lollobrigida. Chiaro? Può fare come le pare!".

Nell'intervista al Fatto quotidiano, invece, Fiorito ridimensiona le cifre dei suoi trasferimenti all'estero, segnalati dalla Banca d'Italia: "Non sono 753mila euro, ma 300mila. Ci sono dei bonifici trasferiti all'estero, è vero, ma non arrivo a quella cifra. Sui movimenti totali, tra Italia e estero, arrivo a circa 700mila".

Soldi svaniti - Resta però il mistero su che fine abbia fatto il milione e mezzo di euro che sembra scomparso nel nulla. La procura di Roma e la Guardia di Finanza stanno ricostruendo le movimentazioni dei fondi gestiti da Fiorito negli ultimi due anni. Ci sarebbero organizzazione di festini, fatture false, auto noleggiate dalla regione e usate per scopi privati. E ancora assegni di cui non si conosce il destinatario, accrediti su carte di credito ricaricabili, bonifici su conti esteri. "Ho pagato tutti, ho assunto in regione Lazio sorelle, mogli, amiche, ma sono un ingenuo, mi hanno fregato", ha dichiarato Fiorito.

Polverini: "Immediata convocazione del consiglio" - Intanto l'indagine inizia ad avere le prime conseguenze politiche. La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha chiesto infatti "l'immediata convocazione del Consiglio regionale da tenersi - si legge in una nota - entro la giornata di lunedì 17 settembre per comunicazioni urgenti della Presidente stessa".

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