Addio a Carlo Maria Martini, cardinale del dialogo

Cronaca

Figura di spicco, e spesso controcorrente, nella Chiesa, ha guidato la diocesi di Milano dal 1979 fino al 2002.  Ha rifiutato ogni forma di accanimento terapeutico. Papa Ratzinger: "Un generoso servitore della Chiesa e del Vangelo"

E' morto il cardinale Carlo Maria Martini. Si è spento all'Aloisianum, l'istituto filosofico dei gesuiti di Gallarate che era diventato la casa dell'ex arcivescovo di Milano dal 2008, quando era rientrato dalla Terra Santa per curare il Parkinson.

Ratzinger: "Un generoso servitore della Chiesa"
- Martini è stato figura di spicco nella Chiesa, guidando la diocesi di Milano dal 1979 fino al 2002 e difendendo spesso posizioni controcorrente. Ammalato  da molto tempo ha rifiutato ogni forma di accanimento terapeutico. In un telegramma alla diocesi di Milano, Benedetto XVI  lo ha ricordato come un generoso servitore del Vangelo e della Chiesa, aggiungendo di pregare "il Signore affinché, per intercessione della Beata Vergine Maria, accolga questo suo fedele servitore", mentre messaggi di cordoglio sono arrivati sia dal mondo della politica che dal quello della cultura.
La salma di Martini sarà accolta nel Duomo di Milano sabato 1 settembre dalle 12 e la camera ardente resterà aperta fino ai funerali, che saranno celebrati lunedì prossimo alle 16, secondo quanto riferito dall'Arcidiocesi di Milano.

Era gesuita - Nato a Torino il 15 febbraio 1927 entra nella Compagnia di Gesù a 17 anni, il 25 Settembre 1944, e qui studia filosofia e teologia. Il 13 luglio 1952 viene ordinato sacerdote a Chieri (To). Nel 1958 si laurea in teologia fondamentale alla Gregoriana di Roma, con una tesi dal titolo "Il problema storico della Risurrezione negli studi recenti" e prosegue gli studi in Sacra Scrittura, perfezionandoli anche all'estero. Il 2 febbraio 1962 pronuncia la solenne professione religiosa e in questo stesso anno gli viene assegnata la cattedra di critica testuale al Pontificio Istituto Biblico di Roma.

Stimato biblista - Due anni dopo cura una nuova edizione del "Novum Testamentum graece et latine" di A. Merk e diviene membro del comitato per la pubblicazione del "The Greek New Testament". Il 29 settembre 1969 è nominato Rettore del Pontificio Istituto Biblico di Roma, carica che terrà fino al 1978. Sempre nel 1969 esce la seconda edizione di "The Greek New Testament", che costituisce la base delle 800 e più versioni del Vangelo diffuse nel mondo: padre Martini è uno dei cinque editori, l'unico cattolico.

Dal 1979 è vescovo di Milano - Il 18 luglio 1978 Paolo VI lo nomina Rettore Magnifico della Pontificia Università Gregoriana. E per la quaresima di quello stesso anno lo invita a predicare il ritiro quaresimale in Vaticano: sarà l'ultimo di Papa Montini. Il nuovo papa, Giovanni Paolo II, lo elegge il 29 dicembre 1979 alla cattedra episcopale di Milano. Il 6 gennaio 1980 viene consacrato vescovo in S. Pietro. E il 10 febbraio successivo fa il suo ingresso ufficiale nella Diocesi di Milano.

Nel 1983 diventa cardinale
- Nel novembre 1980 inizia l'esperienza della Scuola della Parola, le meditazioni tenute in Duomo a Milano per accostare la gente alla Scrittura secondo il metodo della lectio divina, insegnando a "leggere un testo biblico usato nella liturgia per gustarlo nella preghiera e applicarlo alla propria vita". L'iniziativa ebbe un successo crescente, attirando tantissimi giovani. Il 2 febbraio di tre anni dopo il Papa lo fa cardinale, con il titolo di Santa Cecilia. Nell'ottobre 1986, durante la 16esima assemblea a Varsavia, viene nominato presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee: inizia il mandato con la Pasqua del 1987 e lo conserva fino al 1993.

Sempre vicino ai detenuti - Carlo Maria Martini, che ha sempre sentito con  particolare passione i problemi dei detenuti, degli esclusi dalla  società, non si è mai stancato di invitare laici e fedeli a  interrogarsi sulle modalità di una prevenzione dei reati e ad una  riflessione sulla pena che non deve mai perdere di vista la dignità della persona e su una giustizia che sappia ricucire i rapporti invece che reciderli. L'autorità di Martini non è stata messa in  discussione nemmeno dalle Brigate Rosse che gli consegnarono  l'arsenale in Curia in segno di 'resa'. E' accaduto nel 1984, quando i militanti dei 'Comitati comunisti rivoluzionari' consegnarono le armi  in arcivescovado, chiedendogli di farsi mediatore per la ripresa del  dialogo con lo Stato.

Aperture ai non credenti - Tra il 15 e il 23 novembre 1986 si tiene ad Assago (Mi) un grande convegno diocesano sul tema del 'Farsi prossimo' dove viene lanciata l'iniziativa delle Scuole di formazione sociale e politico. A ottobre 1987 inizia la serie di incontri sulle 'domande della fede', chiamati anche 'Cattedra dei non credenti', indirizzati a persone in ricerca della fede. Il 23 novembre 2000 viene nominato dal Papa Accademico Onorario della Pontificia Accademia delle Scienze. L'11 aprile 2002 riceve la laurea honoris causa in Scienze dell'Educazione dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Nel 2005 diventa uno dei papali - L'11 luglio 2002 il Pontefice accetta le sue dimissioni. Il progetto del cardinal Martini è di riprendere gli studi biblici vivendo prevalentemente a Gerusalemme. E così fa. Come cardinale elettore, torna a Roma per il conclave 2005, che elegge papa Ratzinger, ed è lui stesso è indicato da media e osservatori come uno dei papabili. L'11 giugno 2006 riceve la Laurea honoris causa in filosofia dall'Universita' ebraica di Gerusalemme gli conferisce. Nel 2008 rientro' in Italia definitivamente, stabilendosi all'Aloisianum di Gallarate, per poter curare il Parkinson.

Il libro con Ignazio Marino - Pochi mesi fa, a marzo era uscito "Credere e conoscere", frutto di una conversazione avvenuta a più riprese con il chirurgo e senatore Pd Ignazio Marino: nel libro Carlo Maria Martini affrontava con coraggio una riflessione su alcuni dei temi più spinosi oggi per la Chiesa: inizio della vita umana, fecondazione artificiale e donazione degli embrioni, sessualità e omosessualità, celibato per i sacerdoti, fine vita ed eutanasia. A riprova di una vivacita' intellettuale che lo ha accompagnato per tutta la sua vita.

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