Anarchici arrestati, stessa matrice attentato Adinolfi

Cronaca

Lo precisa in conferenza stampa il comandante del Ros Giampaolo Ganzer. Nel blitz sono finiti in manette 10 esponenti dell'organizzazione Fai-Fri. Sarebbero responsabili, tra l'altro, degli attacchi del 2009 alla Bocconi e al Cie Gradisca d'Isonzo

Per l'attentato genovese al manager dell'Ansaldo, Roberto Adinolfi, "c'è la stessa matrice organizzativa" degli attentati degli arrestati di oggi, mercoledì 13 giugno, della procura di Perugia. E' quanto precisa il comandante del Ros, Giampaolo Ganzer, citando l'ordinanza del gip del capoluogo umbro. Ma sottolinea: "Non c'è allo stato alcuna contestazione in merito agli indagati odierni, il ferimento è oggetto di una distinta indagine della procura di Genova attraverso un nucleo unitario di polizia e carabinieri che sta operando sul campo spero con esiti positivi".
Nel blitz dei carabinieri del Ros contro appartenenti all'organizzazione anarco-insurrezionalista  Fai/Fri (Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale) sono state arrestate dieci persone. Quaranta le perquisizioni, 24 gli indagati.
Le ordinanze di custodia in carcere sono state emesse dal gip del Tribunale di Perugia nei confronti dei maggiori esponenti dell'organizzazione terroristica accusata di aver effettuato i più recenti attentati con ordigni esplosivi in Italia e all'estero.
L'indagine, ha sottolineato Ganzer, è "una risposta dello Stato all'aggressione di matrice anarco-insurrezionalista" e ha permesso di individuare "le componenti ideative ed esecutive" dei vari attacchi. Stesso commento da parte del ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri. "L'operazione dei carabinieri del Ros è una risposta dello Stato a tante situazioni che si sono verificate e sulle quali si stava lavorando da tempo".


Terrorismo ed eversione  - Gli arrestati sono accusati di associazione con finalità di  terrorismo ed eversione; dell'ideazione e organizzazione degli attentati del dicembre 2009 all'Università Bocconi di Milano e al Cie di Gradisca d'Isonzo (GO); dell'organizzazione e dell'esecuzione degli attentati del dicembre 2011 contro il direttore generale di Equitalia a Roma, la Deutsche Bank di Francoforte e l'Ambasciata greca di Parigi.
Nel corso dell'operazione, denominata 'Ardire', sono stati raggiunti dal provvedimento anche due anarchici detenuti in Svizzera e Germania che, con i complici  liberi in Italia, avevano progettato le campagne terroristiche dettandone tempi, obiettivi, documenti e sigle di rivendicazione. Per gli investigatori si tratta di due figure di spicco.

Gli arrestati - Gli arrestati sono Stefano Gabriele Fosco, 50enne abruzzese residente in Toscana; la sua compagna Elisa Di Bernardo, 36enne toscana;  Alessandro Settepani, 26enne originario del ternano e dimorante nel perugino; Sergio Maria Stefani, 30enne romano; Katia Di Stefano, 29enne toscana ma dimorante a Roma; Giuseppe Lo Turco, 23enne, catanese domiciliato a Genova; Gabriel Pombo Da Silva, 44enne spagnolo attualmente detenuto in Germania; Marco Camenisch, 60enne svizzero detenuto nel Paese elvetico, Paola Francesca Iozzi, 31enne marchigiana domiciliata a Perugia; Giulia Marziale, 34enne abruzzese domiciliata a Terni. Sono indagati altri 24 anarco-insurrezionalisti tra cui 6 greci della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, già detenuti.

Ganzer a SkyTG24: provata saldatura con anarchici greci -Ganzer aveva già anticipato a SkyTG24 il collegamento tra l'operazione del Ros e il ferimento dell'ad dell'Ansaldo. E aveva aggiunto: "Tra i sei cittadini greci indagati c'è anche quella Olga cui era dedicato il volantino che ha rivendicato l'attentato contro Adinolfi". Ganzer ha detto anche che il gruppo era pronto a utilizzare "sia bombe sia armi da fuoco" per attentati "con ordigni e azioni dirette con armi da fuoco". Poi, ha sottolineato che c'è una "provata saldatura con i movimenti anarchici greci". Concetto ribadito anche in conferenza stampa. "E' stata accertata la saldatura transnazionale tra la componente italiana del Fai e la componente greca che inviò plichi a leader europei tra cui Silvio Berlusconi e che si riconoscono nella sigla Cospirazione delle cellule di fuoco". 

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