Crisi, un bambino su 4 in Italia è a rischio povertà

Cronaca

A dirlo l'organizzazione Save the children, che lancia la campagna nazionale "Ricordiamoci dell'infanzia", per chiedere al governo di agire subito. E in un video virale un (finto) piccolo Monti ricorda al premier di quando era bambino. GUARDA LA CLIP

Un bambino occhialuto, dallo sguardo serio e concentrato. Accanto la scritta Mario Monti, 1953 e sotto un messaggio: "Caro Mario, ricordati dell’infanzia". Il piccolo premier (in realtà un modello) è il volto della campagna di Save the children "Ricordiamoci dell'infanzia". Un appello cui si può aderire online (allegando anche la propria foto da bambini) per chiedere al governo di intervenire subito contro la povertà che colpisce un numero sempre maggiore di minori in Italia.

In concomitanza con il lancio della campagna, Save the children rende noto il nuovo dossier "Il paese di Pollicino", secondo cui un minore su quattro (22,6%) in Italia è a rischio povertà, un dato che è il più alto degli ultimi 15 anni - con una crescita del 3,3% rispetto al 2006 - e che ha uno spread, un differenziale rispetto agli adulti a rischio povertà, dell'8,2% (gli over diciotto in condizione di forte disagio economico sono infatti il 14,4% della popolazione italiana).

Nel caso di bambini figli di madri sole - per i quali l'incidenza di povertà sale al 28,5% - e nel caso in cui il capofamiglia abbia meno di 35 anni, questo rischio povertà schizza a livelli mai registrati finora: in questi nuclei un figlio su 2 è a rischio. Il Sud e le Isole sono le aree del paese a piùalta incidenza di povertà, che raggiunge rispettivamente quasi il 40% (con quasi 2 minori ogni su 5 a rischio povertà) e il 44,7%.

A fronte di ciò, sottolinea l'organizzazione, l'Italia è agli ultimi posti in Europa per finanziamenti a favore di famiglie, infanzia e maternità con l'1,3% del Pil contro il 2,2% della media Ue. Mentre purtroppo vanta altri primati negativi - dall'evasione fiscale alla corruzione - che negli anni hanno sottratto risorse preziose alle centinaia di migliaia di minori che ne avrebbero avuto diritto e bisogno.

"La prima cosa da fare per arrestare questo trend pericolosissimo è varare subito un piano nazionale di lotta alla povertà minorile" spiega il direttore generale di Save the Children Italia, Valerio Neri. "Le misure proposte - spiega - si fondano su quattro pilastri: interventi per il sostegno alle famiglie in condizione di povertà estrema, come ad esempio la previsione di ulteriori sgravi fiscali per ogni figlio a carico o di voucher per l'acquisto di beni essenziali; servizi per il sostegno della genitorialità, quale un piano di investimenti straordinari per gli asili nido, per la creazione di ulteriori 370.000 posti entro il 2020; misure di sostegno al lavoro femminile e per favorire la conciliazione fra lavoro e famiglia, quale l'istituzione di un fondo di garanzia per mamme imprenditrici per favorirne l'accesso al credito; e infine la previsione di una valutazione di impatto sull'infanzia di ogni nuovo provvedimento legislativo".

Per attuare un piano simile, secondo Save the children sarebbe necessario un progressivo adeguamento delle risorse destinate all'infanzia agli standard degli altri Paesi europei, passando dall'attuale investimento dell'1,3% del Pil al 2% entro il 2020.  

I prossimi passi della campagna avranno come protagonisti altri due bambini, che impersonano i ministri Fornero e Passera. Un video virale poi mostra una conferenza del premier interrotta dall'intervento del piccolo Mario, che si rivolge al presidente "adulto": "Mario....ti ricordi quando eri me? Quanti sogni e speranze avevi! Oggi molti bambini rischiano di non realizzare i loro sogni".

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