Non solo La Russa: gli indagati della Regione Lombardia

Cronaca
I quattro componenti dell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Lombardia indagati: Davide Boni, Filippo Penati, Franco Nicoli Cristiani, Massimo Ponzoni
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L’ultima accusa in ordine di tempo riguarda l’assessore alla sicurezza. Ma tra corruzione, dossieraggio, tifo violento e favoreggiamento della prostituzione sono 10 i consiglieri, finiti al centro delle inchieste della magistratura

I singoli casi giudiziari: le foto
Filippo Penati (Pd) - Prosperini (Pdl) - L'inchiesta Montecity - Loris Cereda - Mirko Pennisi (Pdl) - Nicoli Cristiani (Pdl) - Davide Boni (Lega)

(in fondo all'articolo tutti i video sui casi in Lombardia)

Con l'indagine che coinvolge Romano La Russa (accusato di finanziamento illecito nell'ambito di un'inchiesta a Milano) sale a 10 (su 80: le foto) il numero di consiglieri regionali sotto inchiesta giudiziaria in Lombardia.
Mercoledì 14 marzo sono emerse le accuse di corruzione e di finanziamento illecito dei partiti rivolte ad Angelo Giammario (Pdl).

Ma prima di lui, a finire sotto accusa in indagini diverse fra loro, sono stati lo stesso presidente del Consiglio Davide Boni (Lega, per corruzione), sempre per un presunto giro di tangenti i due vicepresidenti eletti insieme a lui a inizio legislatura, Filippo Penati (Pd, ora al Misto) e Franco Nicoli Cristiani (Pdl).

L'ex consigliere segretario Massimo Ponzoni (Pdl) è stato arrestato, invece, per bancarotta. Risultato, 4 componenti su 5 iniziali dell'Ufficio di presidenza del Pirellone sono stati indagati. A questi casi si aggiungono quelli dei consiglieri del Pdl Gianluca Rinaldin (corruzione) e Nicole Minetti (favoreggiamento della prostituzione).
E quelli degli assessori leghisti Daniele Belotti (per una vicenda di tifo violento) e Monica Rizzi (accusata di dossieraggio ai danni di avversari politici interni al partito).

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