Maltempo, ecco come è nata “l’autostrada del gelo”

Cronaca
Maltempo in Europa Credit: Getty
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Dall’Ucraina il freddo siberiano è sceso all’Europa centrale per attraversare poi tutta l’Italia, da Nord a Sud. Colpa di un “improvviso sussulto” del vortice polare artico, come spiegano gli esperti

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L'autostrada del gelo che sta lasciando scendere l'aria siberiana verso l'Ucraina, l'Europa centrale e l'Italia è la conseguenza di un processo meteorologico nato nell'Artico e avviato a metà gennaio. Uno dei meccanismi principali, spiega Massimiliano Pasqui, dell'Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibimet-Cnr), è stato l'improvviso "sussulto" del vortice polare. Ossia è avvenuto un brusco cambiamento in uno dei più importanti regolatori del clima nell'emisfero Nord, l'area di bassa pressione che si trova sull'Artico chiamata 'vortice polare'.

In condizioni normali la circolazione centrata sull'Artico fa girare le correnti da Ovest verso Est tutto intorno al Polo, come una gigantesca trottola. In questo modo l'aria mite proveniente dall'Atlantico può esercitare un'influenza importante sulle temperature in Europa. "Nei mesi passati - spiega l'esperto - il vortice è stato molto compatto e le temperature sono state miti, ma da metà gennaio è avvenuto un cambiamento repentino. La nuova situazione che si è creata ha permesso movimenti della circolazione che hanno favorito la discesa delle masse di aria siberiana verso il Mediterraneo".

Il riscaldamento della stratosfera avvenuto nel gennaio scorso ha spezzato il vortice, come sempre accade in inverno, favorendo lo "scivolamento" di ondate di aria gelida sulla Russia. Contemporaneamente, però, lo spezzarsi del vortice polare ha bloccato l'anticiclone dell'Atlantico settentrionale davanti alla costa irlandese, impedendo all'aria mite di penetrare sull'Europa. Di conseguenza la massa di aria fredda che si è accumulata sulla Russia viene spinta lungo un binario che la trascina verso l'Ucraina e l'Europa centro-orientale puntando sulle Alpi e i Balcani.

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