No Tav, 26 arresti. Il portavoce: "Azione fascista"

Cronaca
Un'immagine degli scontri dello scorso 3 luglio in Val di Susa

Le ordinanze seguono gli scontri di luglio. Il procuratore Caselli: "Non sono provvedimenti contro la mobilitazione nei termini di legge". Il leader del movimento Perino accusa: "Operazione contro tutti quelli che in questo momento alzano la testa". VIDEO

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Le immagini della retata
I video degli scontri del 3 luglio in Val di Susa
Le foto della manifestazione degenerata in scontri
L'album fotografico delle proteste No Tav

(In fondo all'articolo tutti i video sulle proteste No Tav)

Un'operazione di polizia è scattata all'alba in tutta Italia per l'esecuzione di oltre 30 ordinanze di custodia cautelare in relazione agli incidenti avvenuti lo scorso 3 luglio in Val Susa contro la linea ferroviaria Tav Torino-Lione ( guarda le foto ). 
I reati contestati sono lesioni, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale per gli incidenti al cantiere della Tav di Chiomonte (Torino) nel quale rimasero feriti oltre 200 uomini delle forze dell'ordine e decine di manifestanti.
Oltre al capoluogo piemontese, l'operazione riguarda le province di Asti, Milano, Trento, Palermo, Roma, Padova, Genova, Pistoia, Cremona, Macerata, Biella, Bergamo,  Parma e Modena.

Le misure cautelari - La polizia ha notificato 25 provvedimenti di custodia cautelare in carcere, un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari, 15 misure di obbligo di dimora, una misura di divieto di dimora nella provincia di Torino. Il blitz ha interessato anche alcuni centri sociali: Askatasuna, Gabrio, El Paso, Barocchio, Meskal. Destinatario di una delle misure cautelari è Giorgio Rossetto, uno dei leader storici di Askatasuna. Al Meskal pare che gli occupanti siano saliti sul tetto all'arrivo della Polizia.
Arrestato anche un consigliere comunale, Guido Fissore, di un paese della Valle di Susa, Villarfocchiardo.

Un ex brigatista tra gli arrestati - Tra gli indagati, anche l'ex brigatista rosso Maurizio Ferrari ed Antonio Ginetti, che militò in Prima Linea. Ferrari è uscito dal carcere nel 2004 dopo aver scontato 30 anni: 21 per sequestro e rapina (coinvolto nei sequestri del sindacalista Cisnal Bruno Labate e del dirigente Fiat Ettore Amerio, venne trovato in possesso anche della rivendicazione del sequestro del magistrato Mario Sossi) e 9 per la 'rivolta' al carcere dell'Asinara nel 1979.

Tam tam in Rete, attivisti pronti a radunarsi - Alla notizia del blitz è seguito il tam tam in Rete degli attivisti No Tav.  "E' in corso una perquisizione domiciliare con custodia cautelare da Guido Fissore a Villarfocchiardo. Urgente esserci", scrivono su Twitter attivisti del Movimento che invitano a portare solidarietà all'attivista No Tav e consigliere comunale a Villarfocchiardo. "Chi può vada lì", scrivono gli attivisti su Facebook . Perquisizioni e arresti, avvertono online, anche nel centro sociale Askatasuna di Torino e in altre città.

Caselli: "Su 41 persone, solo 3 della Val di Susa" - Le ordinanze sono state emesse dal Gip di Torino, Federica Bompieri, su richiesta del procuratore aggiunto Andrea Beconi, nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Questura del capoluogo piemontese.
"Su 41 persone solo 3 sono della Val di Susa: un chiaro segno che chiunque volesse leggere qualcosa contro il movimento No Tav sbaglierebbe", ha detto il procuratore di Torino Caselli ( guarda il video in alto ).

Perino: "Cosentino libero, No Tav in galera" - "Cosentino è libero e i No Tav sono in galera", ha commentato il portavoce della protesta Antonio Perino. "Questa operazione di marchio fascista - ha continuato - è stata fatta non per il movimento No Tav, ma per l'Italia, per tutti quelli che alzano la testa: i camionisti, i pescatori, i sardi e tutti gli altri".

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