I tir bloccano l'Italia. L'Authority: "Inaccettabile"

Cronaca
La protesta dei tir

Disagi lungo tutta la Penisola per la protesta degli autotrasportatori. Il ministro dell'Interno: "Non saranno tollerati blocchi stradali. Bisogna tenere in considerazione i diritti dei cittadini". Avviata una procedura di infrazione. VIDEO

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(in fondo all'articolo tutti i video sulla protesta degli autotrasportatori)

Si apre una settimana di scioperi e proteste contro le liberalizzazioni decise del governo Monti e contro il caro benzina. Allo stop dei tassist i, che si svolge dalle 8 alle 22 di lunedì 23 gennaio, si aggiunge la mobilitazione degli autotrasportatori, mobilitati contro i costi del carburante. Nei prossimi giorni incroceranno le braccia anche altre categorie: il 27 tocca ai ferrovieri, per il 1 febbraio annunciata la serrata delle farmacie, mentre restano ancora da definire i 10 giorni di sciopero proclamati dai benzinai.

Cancellieri: "Non saranno tollerati blocchi stradali" - La protesta degli autotrasportatori coinvolge tutto il Paese: disagi da Nord a Sud, ma il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, ha ammonito che "non saranno tollerati blocchi stradali", mentre l'Autorithy fa sapere: "I blocchi sono inacettabili".
Per viabilità Italia, il Centro di coordinamento istituito presso il Viminale e riunito no stop per monitorare la situazione, l'iniziativa riguarda i soli mezzi pesanti ma "gli incolonnamenti provocano code e rallentamenti anche alle autovetture".
Disagi sono stati provocati dai presidi organizzati in numerose regioni, dal Piemonte alla Lombardia, dall'Emilia Romagna alla Calabria, dalla Puglia all'Abruzzo.
Al porto di Villa San Giovanni e nelle sue adiacenze restano incolonnamenti di mezzi pesanti in attesa dell'imbarco in Sicilia.
E oltre a creare disagi in tutta Italia, il blocco dei Tir condizionerà anche la produzione della "Grande Punto", nello stabilimento Fiat di Melfi: in particolare, i turni saranno sospesi da martedì 24 gennaio.

Imprenditori e parti sociali: "Protesta illegale" - Molte, e inevitabili, le reazioni di segno negativo. Per la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, i blocchi "devono essere immediatamente tolti. Le grandi sigle non hanno dichiarato il fermo. E' una situazione intollerabile". "Ci sono aree del Paese in cui la gente non si è potuta muovere - ha aggiunto - Si deve ripristinare la legalità".
Anche per il Codacons quella dei Tir è "una protesta illegale" mentre per la Coldiretti con l'86% dei trasporti commerciali che avviene su strada di questo passo si mette a rischio la spesa degli italiani soprattutto per prodotti come latte, frutta e verdura. "Siamo in un Paese democratico che ha il dovere di garantire le libertà e quindi lo si faccia, anche con l'intervento delle forze dell'ordine", ha sottolineato anche Paolo Uggé, presidente di Conftrasporto.

Trasportounito: "Grande partecipazione" - "Grande adesione, superiore a qualsiasi aspettativa, al fermo nazionale dell'autotrasporto scattato alla mezzanotte". E' quanto comunica in una nota il movimento Trasportounito , precisando che "assemblee territoriali si sono svolte a partire da questa notte in varie regioni del paese e il numero delle imprese che hanno deciso di fermare i servizi continua a crescere ora dopo ora". "Proprio l'adesione - afferma Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito - sta dimostrando la gravità della crisi in atto. Trasportounito, in quanto organizzazione autonoma e indipendente, si sta facendo interprete di un disagio che è reale e tangibile per le imprese cos come per le famiglie dei tanti autotrasportatori che si stanno battendo per la sopravvivenza".

Maurizio Longo a SkyTG24:





Avviata una procedura contro gli autotrasportatori - L'Autorità di Garanzia, come ha annunciato il presidente dell'Authority, Roberto Alesse, ha definito "inaccettabili" i blocchi. L'Autorità ha scritto al ministro Cancellieri per valutare se ci sono gli estremi per emanare l'ordinanza di precettazione nei confronti delle organizzazioni degli autotrasportatori.



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