Genova, il sindaco: "Porterò quei morti sulla coscienza "

Cronaca
Il sindaco di Genova Marta Vincenzi visita le zone colpite dall'alluvione del 4 novembre

Dopo le polemiche e le contestazioni che l’hanno travolta per aver tenuto le scuole aperte il giorno dell'alluvione, Marta Vincenzi assicura che d'ora in poi ad ogni allerta 2 chiuderà la città. Bersani invita a non farne un capro espiatorio

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D'ora in avanti "ogni allarme 2" per il maltempo "lo trasformo nella chiusura di tutta la città". Dopo le polemiche e le contestazioni che l’hanno travolta, il sindaco di Genova Marta Vincenzi (Pd) ai microfoni de L’Arena su Rai Uno, assicura che in futuro il suo atteggiamento di fronte a un’allerta meteo sarà diverso. Ma ribadisce che l’alluvione del 4 novembre, costata la vita a sei persone, è stato un evento eccezionale: “Dal punto di vista amministrativo e per le responsabilità che ci sono, mie e di altri, si deve considerare che ciò che è accaduto non ha avuto eguali per i modi e per i tempi. D'ora in avanti, se bisogna considerare che queste cose accadono frequentemente e che i tempi di cambiamento della città non possono essere brevissimi, ogni allarme 2 lo trasformo nella chiusura di tutta la città".

Poi, in un collegamento con un'altra trasmissione televisiva, Domenica 5, il sindaco ha voluto però dire che, nonostante si sia trattato di un evento eccezionale, porterà "per sempre le vittime di questo disastro sulla coscienza. La responsabilità ce la prendiamo tutti e io per prima. Spero che col tempo si capisca che ciò che è accaduto era da segnalare come 'disastro' e non 'Allerta 2'" ha continuato. E anche a SkyTG24 ha ribadito: "Io mi sento responsabile di tutto perché il sindaco è responsabile di tutto. Non mi sento colpevole di quelle morti ma le porterò sempre con me".

Nei suoi interventi tv, Marta Vincenzi ha insistito anche sul problema fondi: "In questo Paese abbiamo speso tanto per cose che non sono la difesa del suolo" e "questa impostazione deve cambiare". Il sindaco ha ricordato infine che proprio la sua amministrazione ha fatto inserire tra le priorità sulle quali intervenire il bacino del Bisagno: "E' dal punto di vista idrogeologico la terza priorità d'Italia. Servono rapidità, un commissariamento e finanziamenti. Purtroppo siamo arrivati troppo tardi, però adesso si deve accelerare".

In difesa del sindaco di Genova è intervenuto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, che ha invitato tutti a “non farne un capro espiatorio”. "Intanto aiutiamo", dice il segretario Pd ospite a In mezz'ora. "Può prevalere l'emozione e la sofferenza di una persona, di un sindaco è diventato un po' automatico farne il capro espiatorio ma i nostri comuni - sottolinea - ora non hanno un euro. Poi vedremo come sono andate le cose". E ancora: "La Vincenzi è in un dramma e mi piacerebbe che ci fosse la possibilità di approfondire e non di fare sentenze troppo facili su vite umane". Anche il capo della Protezione civile Franco Gabrielli ha invitato a mettere al bando le polemiche sui provvedimenti come, ad esempio, la chiusura delle scuole. E ha ricordato che “proprio il sindaco di Genova fu oggetto di una feroce polemica quando chiuse le scuole per il rischio di neve”.

Intanto a Genova lunedì 7 novembre le scuole resteranno chiuse per la giornata di lutto cittadino indetta dal sindaco.

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