“Vergogna, dimettiti”: Genova contro il suo sindaco

Cronaca

Dopo l'alluvione, dura contestazione contro il primo cittadino ligure Marta Vincenzi. Napolitano: "Cerchiamo ancora di capire quali siano state le cause". Berlusconi: "Si è costruito dove non si poteva". LO SPECIALE

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LE FOTO: L'alluvione - Le immagini su Facebook - Le persone sorprese per strada - La città in ginocchio - Ciò che resta il giorno dopo - Gli sportivi su Twitter: "Siamo con voi"

LE TESTIMONIANZE - La rabbia di chi ha perso tutto - "Ho visto tutto trascinato via" - "Il mio rientro nella città nel venerdì più nero" - "Così ho visto morire una bambina" - Il tam tam sul WebGli esperti: bisognava intervenire prima - Il sindaco Vincenzi: "Abbiamo fatto poco terrorismo"

GLI APPROFONDIMENTI - Così si muore a Genova - Un uomo trascinato per metri in balìa dell'acqua - I video amatoriali - Gli aggiornamenti in tempo reale - Salta la partita Genoa - Inter - Colpite le stesse zone dell'alluvione del 1970

(In fondo all'articolo tutti i video sull'emergenza in Liguria)

Genova, dopo il nubifragio costato la vita a 4 donne e 2 bambine, è macerie e fango, dolore e rabbia. I volontari scavano e cercano di liberare le strade invase dai detriti e dalle auto accartocciate e trascinate per centinaia di metri dalle acque dei torrenti Bisagno, Fereggiano e Sturla, esondati venerdì 4 novembre. La Procura di Genova ha aperto un'inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo contro ignoti. L'inchiesta sarà seguita dal procuratore capo facente funzioni, Vincenzo Scolastico, e dal sostituto procuratore Stefano Puppo. Intanto è prematuro fare un primo bilancio dei danni.
Le polemiche, nel frattempo, divampano.

Urla contro il sindaco: "Dimettiti" - "Vergogna, vergogna, vattene a casa, dimissioni". Così alcuni residenti di via Fereggiano, luogo della palazzina dove hanno trovato la morte le 6 vittime del nubifragio, hanno contestato il sindaco, Marta Vincenzi, che era venuta a rendersi conto della situazione. "Qui non sei su Facebook - hanno aggiunto - qui siamo nel tempo reale".
Una cosa è certa, morire per un nubifragio, non essere in grado di mettere in sicurezza gli argini dei torrenti e impedire che la furia dell'acqua trascini via tutto in una corsa di morte e distruzione, sono cose difficili da capire prima che da accettare. (L'APPROFONDIMENTO)

La rabbia dei volontari - C'è tanta rabbia anche tra i volontari che sono accorsi in via Fereggiano e in piazza Galileo Ferraris, epicentro della tragedia, per quello che considerano un mancato allarme e "una assoluta non presa in carico di responsabilità da parte del Comune".
Tra le vittime ci sono anche una mamma e le sue due bimbe. Shpresa Djala, questo il nome della donna, era andata a prendere la figlia di otto anni nella scuola elementare Benedetto XXIII. La piccola Gioia frequentava la terza B. "Ci siamo resi conto solo stamattina - racconta il personale della scuola - che la bambina morta era una nostra alunna. Ieri pomeriggio, il padre è venuto verso le quattro a cercare moglie e figlie. Era disperato, noi abbiamo solo potuto dirgli che la moglie era venuta a prendere la bambina in tarda mattinata".
"Abbiamo ricevuto solo una comunicazione di allerta 2 - racconta il personale della scuola - nessuna indicazione su come comportarci. Era meglio mettere in forte allarme la cittadinanza anche a costo di essere poi contestati se nulla fosse accaduto piuttosto che affidare ai cittadini con una scarsa informazione".

Il sindaco: "Hanno ragione ad essere arrabbiati" - "La colpa forte, forse, è quella di non aver urlato ai cittadini che l'allerta 2 voleva dire starsene tutti a casa". E aggiunge: "Hanno ragione ad essere arrabbiati". Così reagisce il sindaco Marta Vincenzi alle critiche dei genovesi.

Napolitano: capire le cause - Da Turi, dove si è recato per visitare la cella in carcere dove fu recluso Antonio Gramsci, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sollecitato dai giornalisti ha fatto riferimento a quanto accaduto a Genova. "Un tragedia per danni e lutti. Cerchiamo ancora di capire quali siano state le cause". (GUARDA IL VIDEO)

Berlusconi: si è costruito dove non si poteva - Sull'alluvione è intervenuto anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: "E' terribile assistere impotenti alla tv al dramma di Genova che ha coinvolto così tante persone", ha commentato in una nota puntando l'indice contro il 'cemento selvaggio': "E' evidente che si è costruito dove non si doveva", ha aggiunto, promettendo "di intervenire per evitare che ciò che è successo non possa succedere più in futuro".

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