Marocco, turisti italiani inconsapevoli corrieri della droga

Cronaca

Un'organizzazione criminale imbottiva di stupefacenti le automobili di ignari vacanzieri in Nord Africa per poi recuperare la merce in Italia. I trafficanti riuscivano così a trasportare 90 chili ogni due giorni. Trenta arresti a Piacenza

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Ignari turisti italiani in Marocco utilizzati come corrieri della droga. L'ultima trovata dei trafficanti, scoperta dai Carabinieri, ha permesso di sgominare un'organizzazione criminale e permettere l'arresto di trenta persone (tutte di origine marocchina) tra Piacenza, Lodi e Pavia. Il modus operandi era semplice e permetteva alla banda di evitare ogni rischio legato al trasporto. I vacanzieri italiani venivano adescati nel paese nordafricano, gli veniva offerta ospitalità e alloggio a prezzi convenienti. Durante la permanenza, i trafficanti imbottivano di nascosto le automobili degli ospiti. Gli inconsapevoli turisti ritornavano in Italia con la macchina piena di droga. Altri membri della banda di trafficanti si occupavano di recuperare gli stupefacenti quando le vetture erano di nuovo in Italia.

Con questo metodo l'organizzazione riusciva a trasportare 90 chili di droga ogni due giorni, per rifornire il mercato della cocaina e dell'hashish nel nord Italia. I Carabinieri di Piacenza hanno effettuato decine di perquisizioni, aiutati da una persona infiltrata sotto copertura. L'operazione (ribattezzata "Re matto") ha portato in carcere trenta persone, tutte provenienti dal paese nordafricano, permettendo anche di recuperare 15 chili di hashish e 150 grammi di cocaina.

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