Amanda e Raffaele assolti in Appello con formula piena

Cronaca
Le reazioni di Amanda Knox e Raffaele Sollecito alla sentenza di assoluzione in appello: non hanno ucciso Meredith Kercher

Scagionati dall'accusa di aver ucciso Meredith Kercher, tornano liberi nella notte. Sgomenti i familiari della studentessa inglese, soddisfatti i difensori. La folla in piazza urla: "Vergogna". La ragazza: "Ho sopportato l'insopportabile". VIDEO

LE REAZIONI:
Impietriti: la reazione dei familiari di Meredith
La gioia dei familiari di Amanda e Raffaele
La folla urla Vergogna: VIDEO
I pm: pressione mediatica, ricorreremo in Cassazione

LE FOTO:
Le reazioni alla sentenza - L'ultima udienza di Appello - Così la stampa estera - Il delitto di Perugia: L'ALBUM

LA VICENDA GIUDIZIARIA:
Sollecito e Knox: la sentenza di primo grado
E intanto Rudy sconta la condanna definitiva per "omicidio in concorso"
Amanda e Raffaele: più di mille giorni in carcere

(in fondo all'articolo tutti i video sulla sentenza di appello)

Innocenti. E’ arrivata alle 21.50 di lunedì 3 ottobre la sentenza d’Appello che assolve con formula piena Amanda Knox e Raffaele Sollecito, condannati in primo grado a 26 e 25 anni di reclusione per l’omicidio di Meredith Kercher, in concorso con Rudy Guede giudicato con rito abbreviato e condannato con sentenza definitiva a 16 anni.

La Corte di Assise di appello di Perugia ha ribaltato completamente il precedente giudizio assolvendo i due ragazzi in base al primo comma dell'articolo 530 del codice di procedura penale, che prevede l'assoluzione perché "il fatto non sussiste". Il pronunciamento è stato accolto con il rumoreggiare di fondo dell'aula.

Non una parola ma un pianto a dirotto, via via sempre più forte, per Amanda Knox nel momento in cui la corte l'ha dichiarata non colpevole dell'omicidio della sua amica Meredith. Anche Raffaele è rimasto in silenzio, prima di un lungo abbraccio con il suo avvocato, Giulia Bongiorno. "Torniamo a casa, torniamo a casa" gli ha poi urlato la compagna del padre, e lui ha sorriso prima di lasciare l'aula.

Il presidente Claudio Pratillo Hellman prima di ritirarsi per decidere in mattinata aveva raccomandato (IL VIDEO): "Non è una partita di pallone. Non c'è spazio per tifoserie contrapposte. Ricordiamoci che è morta una bella ragazza e ci sono in gioco le vite di altri due giovani. Voglio rispetto e silenzio al momento della sentenza".

Ma se nell'aula - dove oltre ai familiari di Amanda e Raffaele, c'erano anche centinaia di giornalisti di testate di tutto il mondo - si è mantenuto l'ordine, fuori, in piazza, la gente radunata in attesa della sentenza ha urlato "Vergogna" verso il Palazzo di giustizia e gli avvocati che si prestavano alle interviste tv (qui il VIDEO).

La lettura della sentenza era cominciata con la conferma della condanna di Amanda per il reato di calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, per la quale le è stata comminata una pena a tre anni di reclusione (di fatto già scontata). In ogni caso il giudice ha disposto la scarcerazione immediata di entrambi i ragazzi.

Amanda e Raffaele sono tornati liberi già nella notte e Amanda, come hanno detto più volte i familiari, potrebbe lasciare l'Italia già nelle prossime ore.

"Una delle cose che mi ha fatto soffrire in questi anni è stato non essere creduta ed essere considerata colpevole d'ufficio, all'interno ma anche al di fuori delle aule di Tribunale" ha detto Amanda Knox al segretario della Fondazione Italia Usa Corrado Maria Daclon poco dopo la sua assoluzione. "Ho sopportato l'insopportabile. Ora voglio solo ritornare a casa dalla mia mia famiglia, tornare in possesso della mia vita e riconquistare la mia felicità"  ha detto ancora la ragazza.
"Voglio andare a vedere il mare" le parole di Raffaele, secondo quanto riferito da uno dei suoi legali. E poi ha aggiunto all'Ansa: "Forse rivedrò Amanda, ma ora voglio solo stare con la mia famiglia". e ha aggiunto: "Finalmente mi sono riappropriato della mia vita".

Durante l'ultima udienza a Perugia (LE FOTO), Amanda Knox aveva preso la parola per una dichiarazione spontanea. "Non ho ucciso, non ho violentato, se fossi stata in quella casa sarei morta anch'io" ha detto ribadendo la sua innocenza (IL VIDEO). La studentessa americana, condannata in primo grado a 26 anni di reclusione (QUI IL VIDEO DELLA SENTENZA) per l'omicidio di Meredith Kercher, si era poi rivolta alla Corte e aveva chiesto giustizia. Anche Raffaele Sollecito, condannato in primo grado a 25 anni, era tornato a ribadire la sua estraneità al delitto (IL VIDEO). La camera di consiglio della Corte di Assise di Appello di Perugia era iniziata alle 10:45. Undici ore di silenzio prima della sentenza che ribalta le decisioni di primo grado.

 

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