Manovra, la Cgil in piazza

Cronaca

Oltre il 70% di adesioni nel trasporto pubblico secondo i dati diffusi dal sindacato. Camusso: "Abbiamo bisogno di un governo credibile". Si fermano anche per bus, treni, metro e aerei. Applausi per Bersani. TUTTI I VIDEO

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Martedì 6 settembre, come già annunciato, è il giorno dello sciopero nazionale di 8 ore indetto dalla Cgil contro la manovra economica di pareggio del bilancio. Una manovra "dai tratti profondamente iniqui" decisa dal governo e contro la norma relativa all'articolo 8, quella sui cosiddetti "licenziamenti facili", con otto ore di astensione dal lavoro per tutte le categorie di lavoratori.
In piazza, al fianco della Cgil anche un nutrito numero di rappresentanti politici dell'opposizione. Tra questi  Pierluigi Bersani, accolto da calorosi applausi, Nichi Vendola e del leader dell'Idv, Antonio Di Pietro.  "E' giusto esserci, cosìcome siamo stati accanto alla Cisl, alla Uil e agli enti locali" ha detto il segretario del Pd. "Non c'è nessuno, neanche qui, che prende alla leggera quello che si deve fare", dice ancora Bersani rispondendo alle critiche sollevate nei confronti della manifestazione.

Secondo i dati forniti dal sindacato le adesioni sono state altissime nei trasporti con numeri per il trasporto pubblico locale intorno al 70%. La Filt-Cgil precisa come a Roma, Torino e Napoli siano chiuse le metropolitane e siamo rimasti nei depositi il 70% dei bus. A Milano lo sciopero comincerà alle 18.00. Nelle Ferrovie - sottolineano alla Filt - al netto dei treni garantiti sarebbero fermi oltre il 50% dei treni (prevalentemente regionali) mentre negli aeroporti sarebbero stati cancellati oltre 200 voli.

Cortei in 100 piazza italiane  - Sono circa 100 le manifestazioni organizzate in altrettante piazze italiane (QUI L'ELENCO COMPLETO) e diverse le categorie di lavoratori che incrociano le braccia. Si fermano le scuole (aderiscono alla mobilitazione anche i sindacati di base), gli uffici pubblici (come le poste), le banche e il trasporto pubblico.

Aeri -  - Piloti, assistenti di volo e personale di terra degli aeroporti scioperano dalle 10 alle 18.

Treni - Dalle 9 alle 17 stop nel trasporto ferroviario e nelle attività di supporto di pulizia delle vetture, di ristorazione a bordo e di accompagnamento notte. "Estremamente contenute - si legge in una nota Fs - le ripercussioni sul traffico nazionale, dove circolerà regolarmente oltre il 94% dei convogli previsti in orario. Regolare il servizio delle Frecce, sulla rete AV. Per quanto riguarda i treni locali, lo sciopero non incide sulle fasce a maggiore mobilità pendolare". (QUI l'elenco dei treni garantiti). 
Informazioni saranno disponibili presso le stazioni ferroviarie, al call center di Trenitalia 89.20.21, sul sito www.fsitaliane.it, sui media web del Gruppo Fs, Fs News e Fs News Radio, diffusa in oltre 350 stazioni e nei FrecciaClub.

Trasporto pubblico locale - Bus, metro, tram si fermeranno per 8 ore secondo modalità stabilite localmente e nel rispetto delle fasce di garanzia.
A Roma e a Napoli dalle 9 alle 17; a Milano dalle 18 a fine turno; a Torino dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18; a Bologna dalle 19:30 a fine turno; a Firenze dalle 16 a fine turno ed a Palermo dalle 8:30 alle 17:30.

Navi e autostrade - Interessati allo sciopero anche navi e traghetti che ritarderanno di 8 ore le partenze e gli autisti di camion che si fermeranno per tutto l'arco della giornata come il personale dell`Anas. Secondo modalità stabilite localmente stop di 8 ore nei porti e nelle autostrade.

Soccorso stradale -
Lo sciopero generale proclamato dalla Cgil per il 6 settembre interessa anche il settore del soccorso strade. Lo rende noto l'Aci. L'astensione dal lavoro durerà 8 ore. Aci ha annunciato di aver predisposto servizi minimi essenziali per le proprie centrali operative di assistenza stradale e per il personale impiegato presso il Cciss-Viaggiare Informati per i notiziari radiofonici e il servizio telefonico 1518.

Anche i medici in piazza  - Anche i medici scioperano e partecipano alle manifestazioni della Cgil, insieme a tutti gli altri lavoratori della sanità. Potranno saltare, si legge in una nota, le attività programmate - come gli interventi, le visite e gli esami diagnostici - negli ospedali e nei presidi territoriali della Asl, ma saranno garantite le urgenze. "Alla fine a pagare siamo sempre noi medici, insieme a tutto il pubblico impiego - dichiara Massimo Cozza, segretario nazionale dell'Fp-Cgil Medici - non i calciatori". "Per noi ritorna il contributo di solidarietà sugli stipendi oltre i 90mila euro - aggiunge Cozza - per gli altri scompare anche a parità di retribuzione, in violazione del principio costituzionale di eguaglianza del sistema fiscale. Noi paghiamo oltre 20mila euro per il congelamento degli stipendi dal 2010 al 2014, i calciatori no".

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