Wojtyla proclamato beato. Un milione e mezzo i fedeli a Roma

Cronaca
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Gioia e commozione tra i pellegrini giunti nella capitale per la cerimonia. Benedetto XVI: "Sentivamo il profumo della santità già quando furono celebrate le esequie". E' la causa di beatificazione più veloce della storia. La festa sarà il 22 ottobre

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A sei anni dalla sua scomparsa Giovanni Paolo II entra nel novero dei beati della Chiesa cattolica. La proclamazione è avvenuta durante la solenne cerimonia in Piazza San Pietro ( guarda le foto ), presieduta da Papa Benedetto XVI dinanzi a decine di capi di Stato e di governo e mentre un milione e mezzo di pellegrini - secondo dati della Questura - affollavano le vie e le piazze di Roma, sia nell'area del Vaticano che in altre zone della città. Si tratta della causa di beatificazione più veloce della storia.

La folla: “Santo subito” - La festa del nuovo beato sarà celebrata il 22 ottobre di ogni anno nella Chiesa di Roma e in quella polacca, finché la canonizzazione non prescriverà il "culto universale". E anche oggi, come durante i funerali dell'8 aprile 2005, il grido del "Santo subito", insieme a un interminabile applauso e allo sventolio delle bandiere reso ancora più intenso dalle lacrime di tanti fedeli ( guarda la fotogallery ), è risuonato subito dopo la formula di beatificazione pronunciata da Papa Ratzinger, mentre l'arazzo col ritratto del nuovo beato veniva scoperto sulla facciata di San Pietro. Intanto anche la reliquia di Wojtyla - una piccola ampolla col suo sangue contenuta in un reliquiario d'argento - veniva portata sull'altare da suor Tobiana, che per 27 anni ha servito nell'appartamento papale, e da suor Marie Simon-Pierre, la cui guarigione dal Parkinson ha aperto la strada alla beatificazione.

Benedetto XVI: “Sentivamo il profumo della sua santità” - "Ha aperto a Cristo la società, la cultura, i sistemi politici ed economici, invertendo con la forza di un gigante - forza che gli veniva da Dio - una tendenza che poteva sembrare irreversibile", ha detto del suo predecessore Benedetto XVI durante l'omelia della messa, ricordandone l'appello di inizio pontificato. "Quella carica di speranza che era stata ceduta in qualche modo al marxismo e all'ideologia del progresso - ha aggiunto -, egli l'ha legittimamene rivendicata al Cristianesimo, restituendole la fisionomia autentica della speranza". Benedetto XVI ha poi voluto sottolineare: “Sentivamo il profumo della sua santità già quando furono celebrate le sue esequie”.

La cerimonia -
La cerimonia cui sono intervenute 87 delegazioni ufficiali, 16 capi di Stato tra cui il presidente Giorgio Napolitano, cinque case reali, e per l'Italia anche il premier Silvio Berlusconi ( VIDEO ), i presidenti di Senato e Camera Renato Schifani e Gianfranco Fini tra gli altri, è cominciata dopo che nella notte il grande afflusso di fedeli da numerosi Paesi - moltissimi i polacchi - aveva messo a dura prova il dispositivo logistico intorno a Piazza San Pietro. I varchi dal fondo di Via della Conciliazione sono stati aperti con largo anticipo alle 2 (anziché alle 5.30) per ragioni di ordine pubblico, dopo di che la folla si è ammassata verso Piazza San Pietro in attesa dell'apertura, all'alba. Sia via della Conciliazione che le aree circostanti fino a Castel Sant'Angelo sono rimaste piene di fedeli durante tutta la cerimonia, mentre altre migliaia hanno preferito ripiegare verso le zone di Roma dove sono allestiti i maxischermi, tra cui il Circo Massimo, già teatro ieri sera della veglia con 200 mila fedeli. Sempre alle prime ore di stamane, la teca contenente le spoglie mortali di Wojtyla è stata traslata dalle Grotte Vaticane nella soprastante Basilica di San Pietro e posta davanti all'altare centrale: subito dopo la messa e la recita del Regina Coeli, davanti al feretro sfileranno il Papa e i cardinali, quindi i malati, le delegazioni ufficiali e, probabilmente anche durante la notte, la lunga successione dei fedeli in venerazione del nuovo beato .

LE IMMAGINI DALL'ALTO DELLA POLIZIA DI STATO



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