Yara uccisa con sei coltellate. Oggi l’autopsia

Cronaca
yara_nuova_apertura

Le prime risposte sul giallo della morte della 13enne di Brembate arriveranno dagli esami del corpo ritrovato non lontano da casa. La Protezione civile: “Abbiamo setacciato più volte la zona, forse è sfuggito qualcosa. Forse qualcuno non ha detto tutto”

Guarda anche:
FacebooK: Ciao Yara, figlia di un'Italia allo sbando
Il dramma di Yara: l'album fotografico

(in fondo all'articolo tutti i video sul caso Yara)

“Mi hanno detto che hanno setacciato più di una volta quel luogo, sono posti impervi, ma hanno anche loro dei dubbi che magari sia sfuggito. E’ una zona setacciata anche con i cani più di una volta”. Non riesce a darsi una spiegazione il capo della Protezione civile di Brembate Giovanni Valsecchi. I suoi uomini hanno battuto più volte la zona dove sabato è stato ritrovato il corpo di Yara. Ma nessuno aveva notato nulla. E ciò sembra incredibile anche alla luce del fatto che proprio in quei cambi, a metà gennaio, era stato ritrovato il cadavere di un sudamericano ucciso in seguito a una lite in discoteca. “E’ strano” continua a ripetere Valsecchi. “Il responsabile della Protezione civile di quella zona mi ha detto che quella zona è stata battuta con i cani. Gli inquirenti continuano a dire che per loro e per il medico legale sono tre mesi che il corpo è lì. Ho dei dubbi. Spero che si risolvano”.

Dubbi che portano il capo della Protezione Civile a dire a Repubblica: “Sono sicuro che qualcuno non ha detto tutto, non in malafede, ma con la convinzione che parlando avrebbe intralciato il ritrovamento di Yara, ora è il momento che si dica tutto”. E aggiunge: “Ora più che mai dobbiamo stare attenti ai nostri ragazzi”.
Il corpo di Yara è stato ritrovato sabato scorso a 9 chilometri da casa. Era nascosto da rovi alti un metro e mezzo. E’ stato scoperto da un 40enne che stava giocando con un aeroplano telecomandato in quei campi. “Quando ho visto quel corpo non pensavo fosse proprio lei” ha raccontato l’uomo a la Stampa. E ha aggiunto: “Il dolore che provo per la famiglia di Yara è enorme, quanto a me spero solo di dimenticare quello che ho visto. Nei miei occhi l’immagine del male che diventare realtà”.
Le prime risposte sull’omicidio di Yara potrebbero arrivare dall’autopsia del corpo, in progrmma per oggi nel primo pomeriggio. Per ora dalle indagini è emerso che la 13enne di Brembate è stata accoltellata, almeno sei volte e si è difesa, ha lottato con l'assassino, prima di essere abbandonata in un campo. A prevalere è, per il momento, la tesi del maniaco.

Cronaca: i più letti

[an error occurred while processing this directive]