Ruby: "Mi sono inventata una vita parallela"

Cronaca
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La giovane marocchina al centro dell'inchiesta per prostituzione minorile e concussione che vede indagato il premier è stata intervistata da Alfonso Signorini. E davanti alle telecamere Mediaset ha confessato: "Sono stata violentata da due zii a 9 anni"

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Ruby, la ragazza al centro dell'inchiesta della Procura di Milano che vede indagato il premier Silvio Berlusconi, ha raccontato di non essere mai stata toccata neppure "con un dito" dalpresidente del Consiglio. "Non mi ha mai toccato con un dito, e non capisco perché si deve vedere del brutto dove non c'è", ha detto Ruby a proposito del premier nel corso della registrazione di "Kalispera!" (guarda tutte le foto), la trasmissione di Alfonso Signorini in onda su Canale5, televisione di proprietà di Berlusconi. "Mai avuto avance sessuali da Berlusconi". "Lo stimo come persona, gli sarò riconoscente a vita perché mi ha dato un aiuto senza avere un tornaconto", ha aggiunto la ragazza rispondendo alle domande del giornalista direttore di "Chi", il settimanale di proprietà della famiglia Berlusconi.

La confessione in tv: violentata a 9 anni - Nel corso della registrazione della puntata la ragazza ha inoltre fatto una rivelazione shock: "Il primo trauma della mia vita è stato a nove anni: sono stata violentata da due zii". E ha aggiunto: "L'unica persona con cui ho avuto il coraggio di parlarne è stata mia mamma che mi ha detto di stare zitta" ha raccontato spiegando che la madre le disse che, parlando avrebbe "rovinato la famiglia e si sarebbe arrivati al divorzio". "Allora ho scelto di non parlare - ha proseguito - di rimanere in silenzio fino a un mese fa quando ho avuto il coraggio di parlarne con il mio ragazzo attuale che è colui che più ho amato e dal quale ho ricevuto l'affetto più sincero", ha detto la ragazza,

Wonder woman e la vita parallela - "Mi sono nascosta dietro la figura di una Wonder Woman - ha sostenuto - fino a quando ho trovato il coraggio di mostrare le lacrime, grazie al mio ragazzo". La 18enne marocchina ha raccontato di essere fuggita di casa a 12 anni e di aver fatto la prima "cavolata" proprio in quell'occasione. Uscita dall'abitazione dei suoi genitori a Letojanni, ha ricordato, rubò la borsa di una ragazza in un bar e si recò in un albergo registrandosi con il codice fiscale della giovane derubata. "La mattina appena uscita dall'albergo - ha detto - mi sono trovata davanti le macchine dei carabinieri". Hai fatto tanti altri sbagli? "Si, ne ho fatti abbastanza, non per quanto riguarda i furti ma le persone: quel problema di raccontare una vita parallela e inventarsi delle cavolate". "A tutti dicevo di avere 18 anni, dicevo di non essere marocchina, dicevo sempre che ero egiziana", ha raccontato.

La punizione: olio bollente in testa- Karima el Mahroug, detta Ruby, ha poi raccontato che il padre le rovesciò "una pentola di olio bollente in testa" quando lei, a 12 anni, gli comunicò che voleva convertirsi alla religione cattolica. Nel faccia a faccia con Alfonso Signorini, durante la registrazione di Kalispera, la 18enne marocchina - in jeans attillati, camicia in voile e stivali di camoscio nero, tacco 12 - ha sollevato una ciocca di capelli e ha mostrato la cicatrice che le ha lasciato quel gesto del padre.
la giovane, inoltre, si è detta delusa dalla reazione di molti italiani dopo le vicende in cui è rimasta coinvolta. "Mi aspettavo di essere adottata e non additata in questo paese". Ruby ha poi spiegato di avere ambizioni nel mondo dello spettacolo, perché a suo giudizio, garantiva "facile guadagno" anche per chi non aveva titoli di studio, come lei.

Mai fatto la prostituta, sui 5 milioni non ricordo - A proposito del primo incontro con il premier ad Arcore, che risale alle scorso 14 febbraio, la 18enne ha spiegato: "Un'amica mi ha proposto di andare a una cena, pensavo di fare la ragazza immagine ... Quando me l'ha presentato ero timida all'inizio, poi mi sono sciolta, ho detto di avere 24 anni e che ero egiziana e che mi chiamavo Ruby". "La mia amica mi ha portata lì dicendogli che ero in difficoltà... Lui era molto interessato ed è stato ad ascoltarmi più di tutti gli psicologi che mi hanno seguito nelle comunità. E' stata una serata molto tranquilla, normale, perché lui ti dà la sensazione di essere a casa di un amico".
"Me ne sono andata appena terminata la cena, però lui mi ha chiamato, mi ha dato una busta e mi ha detto: 'Mi ha fatto piacere conoscere una persona come te'", ha detto ancora Ruby, precisando che nella busta c'erano 7mila euro: "Per me era una cifra enorme".
A proposito dei 5 milioni di euro che - stando alle intercettazioni - Ruby avrebbe chiesto a
Berlusconi
per salvaguardarlo, la ragazza ha detto: "Non mi ricordo di aver mai detto di aver
chiesto 5 milioni al premier, e non capisco se quello che scrivono sui giornali (il contenuto delle intercettazioni) è la verità". Ruby ha inoltre smentito di aver mai detto a Berlusconi "di essere la nipote di (Hosni) Mubarak (il presidente egiziano, ndr)", in riferimento al fatto che il premier avrebbe addotto questa scusa, nel maggio scorso, per ottenere dalla Questura di Milano il rilascio della giovane, arrestata per furto.

Sabina Began a SkyTG24: Bunga Bunga sono io - Intanto, a svelare il significato dell'ormai famosa espressione "bunga bunga", ci pensa l'attrice Sabina Began, che ai microfoni di SkyTG24 spiega: ""Non è un rito erotico, è il soprannome che mi hanno dato, e non ci
trovo niente di strano perché mi ritengo un po' una scimmia...". (GUARDA L'INTERVISTA)

Caccia alla dama bianca - Dopo la consigliera Pdl Nicole Minetti ("Non sono io la fidanzata del premier"), sono tante le ragazze che smentiscono di essere la fidanzata del premier dopo che in un videomessaggio Silvio Berlusconi si è difeso dalla accuse dei pm che indagano sul caso Ruby, affermando di avere una relazione stabile con una donna.
Nella lista della papabile dama bianca ci sono anche due meteorine, Manuela e Marianna Ferrera, che a SkyTG24 precisano: "Di questa cosa non ne so nulla".
E ai microfoni del canale all news di Sky parla anche Marysthell Polanco, una delle ragazze che abitavano gli appartamenti milanesi messi a disposizione dall'entourage del premier: "Io la dama bianca? Sarebbe bellissimo".

L'inchiesta - La Giunta della Camera, intanto, prende tempo e rinvia a martedì 25 gennaio l'esame della richiesta dei pm di Milano di perquisire degli uffici "di pertinenza" del premier Silvio Berlusconi, nell'ambito dell'inchiesta che lo vede indagato per concussione e prostituzione minorile.

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