Pompei crolla ancora

Cronaca
Crollo del muro di contenimento nella Domus del Moralista a Pompei, 30 novembre 2010
pompei_domus_del_moralista

Questa volta ha ceduto un muretto grezzo perimetrale dell'area della Domus del Moralista, nei pressi della Schola Armatorum sbriciolatasi lo scorso 6 novembre. Bondi: "No a inutili allarmismi"

Leggi anche:
La prossima vittima? Villa Adriana
Il cedimento della Domus del Moralista
Guarda le foto sul crollo a Pompei

Dopo il crollo avvenuto a inizio mese che ha provocato la richiesta di dimissioni del ministro della Cultura Sandro Bondi, si è verificato un nuovo cedimento nell'area archeologica di Pompei, dove è venuto giù un muro nella "Casa del Moralista".
Lo riferisce l'ufficio stampa della Soprintendenza archeologica, avvertendo che al momento "non abbiamo la minima idea dell'entità dei danni" e che è in corso un sopralluogo.

Venti giorni fa alcuni media avevano annunciato un crollo nell'edificio, ma il Ministero aveva immediatamente smentito.
II crollo riguarda una porzione di un muro grezzo perimetrale, già oggetto di restauro in passato, nell'edificio di vicolo dell'Efigenia che dista poche decine di metri dalla "Casa dei gladiatori", interessata da un vasto crollo il 6 novembre scorso.
Nei giorni scorsi, sul proprio sito web, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali aveva smentito che la "Casa del Moralista" fosse stata interessata da un crollo, dopo un sopralluogo "effettuato a seguito di una telefonata anonima".
"Questo episodio evidenzia un allarmismo infondato e svela una volontà di creare un clima di esasperazione, che distorce la realtà dei fatti ed ha evidenti finalità strumentali di attacco politico", aveva commentato il ministro Sandro Bondi, su cui pende alla Camera una mozione di sfiducia dopo il crollo della "Casa dei Gladiatori".

No a "inutili allarmismi". Questo il commento del ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi. "Occorre circostanziare con prudenza l'accaduto - sottolinea il ministro - ed evitare ogni inutile allarmismo. La situazione a Pompei è continuamente monitorata dai tecnici della
Soprintendenza, con i quali sono in costante contatto avendo ricevuto ogni rassicurazione su quanto avvenuto: il cedimento non ha riguardato né coinvolto alcun manufatto di rilievo o di pregio storico, artistico o archeologico".

In una nota, la Soprintendenza speciale di Napoli e Pompei sottolinea che l'evento è conseguenza di "eccezionali precipitazioni temporalesche" che hanno provocato uno smottamento nell'area non scavata a nord della Casa del Moralista. Questo movimento di terreno ha interessato, "piegandola e in più punti scalzandola", la viminata a gradini che proteggeva la scarpata, determinando, con un effetto domino, il crollo del muro perimetrale nord del giardino della domus. "
Si tratta di un muro grezzo - specifica la Soprintendenza - ricostruito nel dopoguerra dopo che l'originale era andato completamente distrutto a causa dei bombardamenti" (nella notte tra il 19 e il 20 settembre '43, ndr). Il muro proprio quest'anno era stato oggetto di consolidamento ma "la violenza dei fenomeni atmosferici ha travolto le opere di protezione".

Cronaca: i più letti

[an error occurred while processing this directive]