Terzigno, “il premier ha detto che la discarica non aprirà”

Cronaca
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L’annuncio del sindaco del comune da giorni teatro di scontri e tensioni, dopo un incontro con il presidente del Consiglio. Intanto, giovedì le popolazioni vesuviane si fermeranno per la giornata di lutto contro “la morte del Parco”

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Un'altra giornata di scontri, una veglia con il vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma che ha gridato il "no alla morte, allo scempio che è stato realizzato e a quello che si vuole realizzare" e poi l'annuncio bomba: il sindaco di Terzigno Domenico Auricchio riferisce di un incontro con il premier. Berlusconi, annuncia, "verrà tra cinque, sei giorni a Terzigno e Boscoreale e comunque ha assicurato che la discarica non si aprirà". In serata il presidente del Consiglio, dopo la fiducia alla Camera, ha incontrato, a Palazzo Grazioli, una ventina di rappresentanti locali della Campania e il sottosegretario Guido Bertolaso per discutere della situazione rifiuti nella regione. Le parole di Auricchio vengono riferite alla folla che in piazza Pace, a Boscoreale (Napoli) partecipa alla veglia di preghiera con il vescovo. La gente ascolta e attende conferme all'annuncio.

E' l'epilogo di un'altra giornata di tensioni cominciata già nella notte. Alla rotonda di via Panoramica - i miasmi della discarica che si sentono a centinaia di metri - c'erano tremila manifestanti. Anche donne e bambini. E giovani con il volto coperto dai cappucci. All'improvviso le luci dei lampioni si spengono. Si scatena l'inferno. Lanci di sassi, lacrimogeni. Urla e pianti. E' l'ennesima notte di paura e di scontri vicino alla discarica di Terzigno, la ex Sari, dove già sversano circa 190 camion al giorno, e al secondo sito che dovrebbe aprire all'interno del Parco Nazionale del Vesuvio e che terrorizza le popolazioni vesuviane.

Alla fine, il bilancio ufficiale reso noto dalla polizia parla di cinque persone ferite anche se in modo non grave. Si tratta di quattro agenti del Reparto Mobile e di un manifestante. Tensioni e scontri si verificano anche in una zona più distante. A corso Leonardo da Vinci, a Terzigno, un blocco umano ha tentato di fermare una colonna di autocompattatori che avanzava scortata dalla polizia. Nella bolgia qualcuno lancia un ordigno rudimentale che distrugge un camion della 'Melito Multiservizi'. Ignoti prendono le chiavi di un altro mezzo che rimane così fermo per ore.

Il clima difficile sul fronte dell'ordine pubblico vede impegnate, ma per tutt'altro motivo, le forze di polizia anche a Napoli dove i senza lavoro hanno occupato Palazzo Reale, e organizzato presidi a piazza Municipio, al Duomo, e nelle sedi di Pd e Popolari. Una protesta per denunciare il ritardo nel pagamento dei sussidi e chiedere la convocazione di un tavolo permanente per l'avvio al lavoro. In mattinata altri gruppi di disoccupati avevano sversato rifiuti sulla linea ferroviaria della stazione di Acerra. Disagi si sono verificati anche sul tratto Roma-Napoli.

Quanto alle popolazioni vesuviane continuano la loro protesta contro la possibile apertura della seconda discarica a Terzigno. Lo fanno, tengono a sottolineare, pacificamente, con il sostegno delle istituzioni e l'intervento della Chiesa che ha pubblicamente sottolineato, attraverso il vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma che chi manifesta sono persone perbene. Le 'mamme vulcaniche' e i comitati civici hanno scritto una lettera aperta per invocare l'intervento del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Da alcuni giorni le mamme presidiano le scuole del territorio per evidenziare che un sito da 3 milioni di tonnellate di capacità, come la seconda ipotizzata discarica a Cava Vitiello, distruggerebbe il futuro dei loro figli.

Giovedì 30 settembre i quattro comuni più direttamente interessati (Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno e Trecase) si fermeranno per la giornata di lutto cittadino proclamata dai sindaci Gennaro Langella, Agnese Borrelli, Domenico Auricchio e Gennaro Cirillo. Manifesti funebri sono stati affissi ai muri delle città per comunicare la morte del Parco nazionale del Vesuvio. Niente bambini a scuola, negozi con le saracinesche abbassate, uffici pubblici out a causa delle assemblee del personale convocate dai sindacati. In programma cortei con la partecipazione dei bambini e una fiaccolata, a Boscoreale, promossa dai ragazzi dell'Azione cattolica. Sempre giovedì è atteso il via al tavolo tecnico permanente che si riunirà in Provincia. Dalle 18 il presidente Luigi Cesaro, l'assessore all'Ambiente, Giuseppe Caliendo, ed i sindaci interessati cercheranno di trovare una difficilissima alternativa alla seconda discarica di Terzigno.

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