Qantas usa semi di senape come biocarburante aereo

Ambiente
Qantas inaugura la prima tratta transoceanica con velivoli alimentati con biocarburante (Getty Images)
GettyImages-Qantas

Un aeromobile della compagnia aerea australiana è stato alimentato dalla miscela ottenuta da una pianta, diventando il primo aereo a volare con biofuel dagli Stati Uniti all'Australia, dov'è atterrato a Melbourne

Qantas ha eseguito il primo volo transoceanico con un Boeing Dreamliner 787-9 alimentato con semi di senape. Il biocarburante ha sostenuto il tragitto da Los Angeles a Melbourne, riducendo le emissioni sulla tratta del 7% rispetto ai voli tradizionali.

L'innovazione di Qantas

Come riporta il Guardian, Qantas ha usato un biocarburante costituito per il 10% da brassica carinata, noto anche come Cavolo d'Abissinia. Si tratta di una specie vegetale i cui semi sono utilizzati per ottenere la senape nera, un condimento dal sapore aspro e piccante. Questa pianta, utilizzata per tenere a maggese i campi, presenta un problema di approvvigionamento. Infatti, benché la coltivazione di questo vegetale sia praticata in Australia, spesso non se ne trova a sufficienza. Finora i biocarburanti hanno sfruttato altre risorse, come gli oli di scarto recuperati ad esempio dai negozi di fish and chips.

Biocarburanti 100% biologici

L'obiettivo di Qantas e usare carburanti rinnovabili - quindi non necessariamente a base di miscela di semi di carinata - per tutti i voli su Los Angeles a partire dal 2020. Per farlo la compagnia aerea vuole aprire una bioraffineria in partnership con l'azienda canadese Agrisoma Biosciences, che ha estratto il biocarburante utilizzato in questo volo transoceanico. Se al momento la miscela è composta solo al 50% di bioelementi, Qantas mira a creare un combustibile derivato al 100% da fonti biologiche.

L'impegno dell'aviazione commerciale sui biocarburanti

Qantas e Jetstar avevano già testato il biocarburante su un volo interno nel 2012. In quel caso la miscela era costituita per il 50% da olio di cottura usato. Il tragitto percorso con questo combustibile alternativo aveva coperto la distanza da Sydney ad Adelaide e da Melbourne a Hobart. Anche altre compagnie aeree hanno iniziato a sperimentare la strada dei biocarburanti. Nel 2011 Alaska Airlines ha operato 75 voli alimentati con miscela a base di olio di cottura, mentre KLM ha alimentato voli settimanali con questo tipo di carburante per sei mesi nel 2013, coprendo la distanza tra New York e Amsterdam. L'impegno delle compagnie aeree di tutto il mondo per ridurre le emissioni nell'atmosfera sono supportate dai dati. Secondo il Guardian nel 2017 l'aviazione ha prodotto il 2,5% del totale del diossido di carbonio nell'atmosfera, cifra che potrebbe quadruplicare entro il 2050.

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