Nel Salento ritornano i lupi dopo 100 anni

Ambiente
In Puglia il lupo è distribuito per circa il 30% del territorio regionale (foto: archivio Getty Images)
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La prova scientifica della loro presenza arriverebbe dall'esame del Dna eseguito sulla carcassa di un ovino trovato in località Bonocore, agro di Nardò, dove già erano stati segnalati avvistamenti

A cento anni di distanza dall’ultimo avvistamento, i lupi sarebbero ricomparsi nel Salento. La prova scientifica della loro presenza arriverebbe dall’esame del Dna eseguito dai medici veterinari dell'area C del servizio Asl di Lecce sulla carcassa di un ovino rinvenuto in località Bonocore, agro di Nardo, da dove già erano arrivate segnalazioni di avvistamenti. Un anno fa il Parco regionale Otranto-Santa Maria di Leuca-Bosco di Tricase aveva commissionato uno studio preliminare sulla possibile ricomparsa del lupo nella penisola salentina a ricercatori esperti di fauna.

Tracce biologiche e immagini

La traccia biologica che è stata estratta tramite un tampone salivare dall’ovino è risultata essere quella di un lupo. In più, le immagini delle fotocamere installate nel territorio hanno registrato la presenza di almeno un cucciolo di un anno. Con lui anche due esemplari adulti, di cui un maschio, che, secondo gli esperti farebbero pensare ad una loro presenza stabile. Il ritorno dei lupi nel Salento, dopo un’assenza lunga un secolo, potrebbe essere attribuito alla naturale espansione della popolazione, che negli ultimi anni ha occupato il centro e le zone di bassa collina spingendosi vicino alle grandi città e in aree che non venivano considerate particolarmente adatte a questa specie. "Di fondamentale importanza - spiega il biologo del Parco, Francesco Minonne- sarà lo studio comportamentale di questa specie circa la salvaguardia e la tutela del bestiame contro eventuali aggressioni".

La distribuzione del lupo in Puglia

Già nei mesi scorsi numerosi allevatori salentini avevano segnalato la presenza di lupi denunciano alcune aggressioni al proprio bestiame. Le incursioni degli animali negli allevamenti sarebbero state certificate dagli allevatori con fotografie e filmati, presentati a sostegno della richiesta di risarcimento avanzata all'Ente Parco. Le nuove scoperte estenderebbero la gamma di distribuzione della specie in Puglia, che si spinge circa cento chilometri più a sud, facendo di quest'area l'estremo limite orientale italiano delle popolazioni di lupi. I dati ufficiali aggiornati al 2016 indicano che in Puglia la specie è distribuita per circa il 30% del territorio regionale, inclusa tutta la parte nord-occidentale, l'altopiano delle Murge e le gole dell'arco ionico. I dati mostrano anche la presenza di nuclei nell'area del Parco Nazionale del Gargano e dell'Alta Murgia.

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