Torna libera Gigliola, la tartaruga salvata a gennaio ad Alghero

Ambiente
Un esemplare di Caretta caretta (Getty Images)

L'esemplare, appartenente alla specie Caretta caretta, era stata salvata dall'ipotermia e da una costipazione intestinale dovuta all'ingestione di materiale plastico - Lo speciale 

Sono passati poco meno di sei mesi dal suo salvataggio nelle acque di Punta Giglio, in Sardegna: giovedì 22 giugno Gigliola ritorna libera nelle acque del Mediterraneo.

Salvata da morte certa

Gigliola è la tartaruga appartenente alla specie Caretta caretta, la più comune del Mar Mediterraneo, che lo scorso gennaio fu recuperata nelle acque di Alghero da una motovedetta della Sezione Navale della Guardia di Finanza. Dopo il salvataggio le condizioni dell'animale sembravano non lasciare spazio alla speranza: i veterinari che l'hanno soccorso avevano infatti riscontrato uno stato di ipotermia e una costipazione intestinale dovuta all'ingestione di materiale plastico.

Il recupero e la liberazione

Dopo una serie di cure e una riabilitazione durata mesi nel Centro recupero animali marini dell'Asinara, Gigliola si è ristabilita completamente dando la possibilità ai medici veterinari di disporre il ritorno nel suo ambiente naturale. Che è previsto per le 17.30 nelle acque dell'area marina protetta di Capo Caccia e Isola Piana, sulla spiaggia de "La Stalla" di Porto Conte. Un'operazione alla quale parteciperanno i rappresentanti del Centro di primo soccorso dell'Area marina algherese e del Parco Nazionale dell'Asinara.

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