I consigli di Greenpeace per una Pasquetta senza plastica e pesticidi

Ambiente
Picnic di Pasquetta nel 2016 a Villa d'Adda, in provincia di Bergamo (Fotogramma)
Fotogramma_Pasquetta

L’associazione ha pubblicato sul suo blog cinque suggerimenti per un picnic "green": frutta e verdura di stagione, occhio al riciclo, niente sprechi, tovaglioli di stroffa e un prato davvero "al naturale"

Scegliere frutta e verdura di stagione e prodotti a chilometro zero, evitando quelli confezionati con polistirolo o plastica. Ma anche, nel caso di un picnic, optare per il classico cesto di vimini e utilizzare tovaglioli di stoffa per avvolgere i panini. Ecco alcuni dei consigli di Greenpeace per evitare di "trasformarci in un mostro ecologico che consuma plastica in quantità industriali". L’associazione ambientalista con l’avvicinarsi della festività ha pubblicato sul suo blog 5 utili suggerimenti per godere al meglio di questi giorni con un’attenzione particolare al tradizionale pranzo al sacco che milioni di Italiani si concederanno il Lunedì dell’Angelo.

 

La spesa

Per organizzare un buon picnic, secondo l’associazione ambientalista, bisogna partire da una spesa consapevole che deve prediligere frutta e verdura di stagione. Inoltre tra i banconi dei supermercati o dei negozi è sempre meglio optare per prodotti sfusi, biologici e possibilmente a chilometro zero, evitando quelli confezionati con polistirolo o plastica.

 

Porta la sporta

Proprio la plastica, ricorda Greenpeace, costituisce "un serio pericolo per l’ambiente: ogni anno finiscono in mare dai 4,8 ai 12,7 milioni di tonnellate di questo materiale. I prodotti monouso, i nostri "cari" usa-e-getta, la fanno da padrone". Per questa ragione è importante ricominciare ad usare un bel cestino di vimini o il alternativa una sporta di tela o una scatola di legno, ma "niente buste di plastica".

 

Riuso

Dentro al cestino di vimini vanno solo cibi all’interno di contenitori di vetro e non di plastica. Una ragione in più per "non buttare i vasetti di marmellata ma conservarli per riutilizzarli in situazioni come questa". Allo stesso modo, per l’associazione ambientalista, è meglio optare per bicchieri e stoviglie non riutilizzabili, perché troppo spesso rischiano di volare via con il vento e di rimanere nel prato che ha ospitato il picnic.

 

Tovaglioli di stoffa

In molti per il pranzo all’aperto si prepareranno dei panini che l’associazione ambientalista consiglia di avvolgere in dei tovaglioli di stoffa o in vecchi strofinacci, invece che sprecare della carta. In questo modo si avrà la possibilità di essere meno "inquinanti" e più creativi, impacchettando il cibo in modo originale.

 

Un prato verde

Per un picnic di successo, secondo Greenpeace, è fondamentale la scelta di un prato all’altezza. "Se non vedi fiori o insetti, preoccupati", mette in guardia l’associazione. "Probabilmente sono stati sparsi dei diserbanti, dannosi per l’ambiente e per la tua salute". 

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