Insetti nel piatto? Come ti convinco a mangiarli

Ambiente
Aumentano le realtà che cercano di fare chiarezza sul consumo alimentare degli insetti (Getty Images)

Dalle aziende alle associazioni specializzate, aumentano le iniziative per diffondere la conoscenza dell'entomofagia

Mangiare insetti in Italia è ancora un tabù. Ma sono sempre più numerose, nel nostro Paese e a livello globale, le realtà attive nel settore sia dal punto di vista della sensibilizzazione dei consumatori sia di quella della commercializzazione dei prodotti, per provare a invertire almeno parzialmente questa tendenza. Anche per ridurre l'impatto ambientale, soprattutto in termini di sfruttamento delle risorse, di una popolazione mondiale in continuo aumento.

 

Chiarezza sull'entomofagia - Tra le realtà italiane del comparto c'è Entonote, un'associazione culturale che organizza workshop, seminari e laboratori per diffondere la conoscenza dell'entomofagia. È nata a Milano dall'idea di due trentenni, Giulia Tacchini e Giulia Maffei, con l'intento di fare un po' di chiarezza sul tema. Rispondendo alle domande più comuni: dove acquistare gli insetti, qual è il loro sapore, come cucinarli o perché mangiarli. Le due hanno creato anche una En(to)ciclopedia online consultabile sul loro sito.

Motivazioni di una scelta - Giulia Tacchini e Giulia Maffei, che sono rispettivamente una food designer e una biologa, hanno scritto anche un libro (che contiene numerose ricette): "Un insetto nel piatto", un viaggio nel mondo degli insetti che, dall'antichità a oggi, fanno parte della dieta dell'uomo. Con lo scopo di aiutare il lettore a superare pregiudizi e timori nei confronti di questo cibo: "Ad oggi - spiegano - è stato scientificamente dimostrato che gli insetti hanno un apporto nutrizionale molto alto e un basso impatto ambientale. E in più, oltre a essere una risorsa alimentare per l'uomo da più di 10mila anni, sono anche gustosi".

 

Sapori da scoprire - E per chi volesse capire che gusto hanno gli insetti prima di assaggiarli, Entonote offre alcune indicazioni derivanti dalle proprie degustazioni: la locusta somiglia a un crostaceo con retrogusto di pancetta, la termite ha un aroma di legno e tabacco, il grillo presenta un sentore di mandorla, ma anche delle note che rimandano al pesce, la larva di bambù ha un retrogusto di formaggio e la camola della farina ricorda i pop corn.

Insetti al cioccolato -
Una delle società più conosciute tra quelle che vendono insetti per il consumo umano è la Thailand Unique, che esporta in tutto il mondo. In Europa i mercati apripista sono stati quelli dell'Olanda e del Belgio, dove a rendere il prodotto più appetibile per i consumatori ci pensano proprio le aziende, ad esempio con delle barrette al cioccolato e insetti prodotte dall'olandese Bugs Originals. Altre realtà imprenditoriali del settore sono presenti anche in Francia (come la Micronutris) e in Spagna.

Pasta fatta con i grilli – Più che gli animali in sé, a essere vendute sono le farine ricavate dalla loro macinazione, che poi vanno a finire all'interno di altri cibi e prodotti, alcuni tipicamente italiani come la pasta. Nel nostro Paese le attività legate al commercio di insetti edibili non sono ancora un fenomeno di massa, ma un nostro connazionale, Massimo Reverberi, ha fondato a Bangkok  l'azienda Bugsolutely che, ad esempio, offre una specialità "rivoluzionaria" per il palato: una pasta composta al 20% da farina di grilli. Tale ingrediente garantisce importanti qualità nutrizionali come un elevato livello di proteine, calcio, ferro, vitamina B12 e Omega 3, per dei fusilli con un particolare retrogusto che rimanda all'aroma delle mandorle tostate.

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